Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sport
  1. ANSA.it
  2. Sport
  3. Dal velo al tatuaggio, la campionessa argento e rivoluzione

Dal velo al tatuaggio, la campionessa argento e rivoluzione

Ai Mondiali di Londra l'atleta del Bahrein, poi salita a podio, toglie l'hijab

Dallo hijab ai tatuaggi e il piercing. In due anni la metamorfosi di Salwa Eid Naser, da ieri vicecampionessa del mondo dei 400 metri, è stata impressionante. E il podio dei 400 ai mondiali d'atletica è un po' una vittoria di tutte le donne. Dall'atletica al judo, per le atlete di molti paesi arabi scendere in campo senza coprire i capelli è stato quasi sempre impossibile. Non a caso, l'immagine simbolo di Rio 2016 fu la coppia di egiziane del beach volley che saltava sulla sabbia di Copacabana col burkini, faccia a faccia con le loro rivali in costumi molto meno castigati. Ma in 400 metri, Salwa Eid Naser ha fatto compiere allo sport mondiale un salto in avanti.

Nigeriana di nascita e da parte di madre, 19 anni e iridata junior due anni fa, la ragazza vive in Bahrain, paese di suo padre, da quando era bambina e corre con i colori biancorossi del paese arabo. In Nigeria ancora non si danno pace per questa scelta; intanto lei, quando vinse i Mondiali junior di due anni fa mostrando già cosa avrebbe potuto fare 'da grande', si presentò in pista e gareggio con una tuta con tanto di hijab elastico che le copriva i capelli e maniche lunghe. A Rio era gia' andata diversamente, l'hijab era rimasto nello spogliatoio, ma Naser era troppo giovane per poter raggiungere il podio e le luci della ribalta.

La scorsa notte, invece, la piccola grande rivoluzione si e' completata: Salwa Eid Naser si è dimostrata velocissima anche nel suo primo mondiale 'vero' conquistando un argento dopo aver gareggiato in canottiera, capelli (corti) scoperti, ed esibendo un piercing sul naso e un tatuaggio sulla spalla sinistra. Insomma una metamorfosi totale, sulla quale Ebelechukwu Agbapuonwu, il suo nome da nigeriana, non si è voluta soffermare nelle dichiarazioni del post-gara.

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie