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F1: Hamilton trionfa anche a Imola, Mercedes mondiale

Bottas 2/o e Ricciardo 3/o, nono e decimo posto per le ALfa

 Lo spirito della Formula 1 è vivo a Imola, nonostante la lunga assenza dal Mondiale e le tribune vuote a causa della pandemia. Il Gp dell'Emilia Romagna è stato vivace e incerto fino all'ultimo giro, ma niente ha potuto scalfire il dominio della Mercedes, tradotto oggi nella 93/a vittoria di Lewis Hamilton, nell'ennesima doppietta sul podio e soprattutto nel  settimo titolo costruttori di fila, altro record del team guidato da Toto Wolff. La Ferrari ha chiuso col quinto posto di Charles Leclerc e il 12/o di Sebastian Vettel, ma ci sono stati anche il nono e decimo delle Alfa Romeo di Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi, oltre al quarto del team di Faenza Alpha Tauri, con il russo di Roma Daniil Kvyat.

Hamilton ha dimostrato ancor una volta di meritare tutto quello che riesce a conquistare, pur con una monoposto in media superiore. Partito dal secondo posto e superato anche da Max Verstappen al via, il britannico ha allungato il più possibile il primo stint per superare il rivale Valtteri Bottas e l'olandese all'uscita dal pit stop, battendo ripetutamente il record della pista. Il finlandese, con il fondo danneggiato da un detrito, ha perso ancora una volta il confronto e, dopo essere stato infilato anche da Verstappen, nemmeno l'ingresso della safety car negli ultimi giri gli ha permesso di insidiare Hamilton. Nel frattempo, l'olandese della Red Bull era stato a sua volta messo fuori causa da un detrito che gli ha squarciato la posteriore destra, così il terzo posto sul podio è andato al solido Daniel Ricciardo. Alla ripartenza dopo la safety car Leclerc, che era sempre stato sulle ruote dell'australiano, ha faticato a riprendere il ritmo con le gomme fredde ed è stato superato da Kvyat. Peggio è andata a Vettel, che dopo aver faticosamente risalito la china dalla settima fila in griglia è stato tradito da un pit stop mal fatto, rimpiombando fuori dalla zona punti. Pit col brivido alla Racing Point, quando Lance Stroll ha fatto cadere per fortuna senza gravi conseguenze il meccanico addetto al sollevamento rapido. "Meritavamo più di così", ha commentato Vettel lamentando il problema ai box, mentre Leclerc ha accolto positivamente il suo risultato, trovando fiducia nella buona risposta della SF1000 all'uso delle soft. "Stiamo progredendo - ha dichiarato il monegasco -. Forse non siamo stati perfetti, vorremmo essere più in alto ma c'è del positivo in tutto questo e lo useremo come base per essere migliori alla prossima gara". Vincere sul circuito che resta segnato dal ricordo Ayrton Senna ha reso felice Hamilton, che sul podio è anche arrivato a brindare usando la scarpa di Ricciardo come coppa. Il britannico ha comunque voluto ricordare e festeggiare con "gli eroi non celebrati", i componenti del team che lo hanno aiutato a diventare il pilota più vincente di sempre. Tra poco in Turchia festeggerà il settimo titolo Mondiale e poi dovrà discutere del rinnovo con la Mercedes, così come il team principal, Toto Wolff. E sul futuro Hamilton è stato molto criptico: "Sono qui da molto tempo e al momento non so nemmeno dire se ci sarò l'anno prossimo - ha dichiarato -. Al momento quindi la decisione che prenderà Toto non mi preoccupa. Personalmente mi sento benissimo, sono molto forte e credo che possa andare avanti ancora per un bel po' - ha aggiunto il campione del mondo -. Mi piacerebbe esserci anche in futuro ma non ho garanzie. Aspettiamo e vediamo". Wolff si è detto orgoglioso del nuovo record, "non sono solo numeri". "Non vediamo l'ora di cominciare una nuova sfida", ha concluso il manager austriaco lasciando aperto l'interrogativo sul suo futuro. Di certo c'è che Hamilton anche quest'anno si prenderà il titolo.

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