L'ipotesi che alcune giocatrici di
hockey femminile della Corea del Nord possano unirsi al suo team
in una rappresentativa comune ai Giochi invernali di PyeongChang
non ha entusiasmato Sarah Murray, ct della nazionale sudcoreana,
secondo cui la sua squadra subirebbe un "danno". Di ritorno
dalla preparazione negli Usa, Murray è stata netta: "credo sia
un danno alle nostre giocatrici che hanno guadagnato la loro
occasione e credo meritino di andare alle Olimpiadi". Il talento
del Nord, in più, "non è sufficiente per fare la differenza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA