"Sto bene. Grazie a tutti della
solidarietà". Così Luigi Lamonica, arbitro pescarese di
pallacanestro, aggredito ieri sera ad Atene, al termine della
partita di Eurolega fra Panathinaikos Atene e Barcellona, e che
racconta sulla sua pagina Facebook la brutta avventura di ieri.
"Ringrazio tutte le persone che mi hanno testimoniato
vicinanza, affetto e stima. Quando capita di trovarsi in pessime
situazioni, la vicinanza degli altri è fondamentale per
infondere serenità e coraggio. Quindi grazie ancora a tutti.
Siamo stati aggrediti da due persone a bordo di uno scooter
senza targa, irriconoscibili in quanto avevano il casco in
testa, che hanno vandalizzato la macchina del povero tassista
che, come noi, si è preso pure un grosso spavento".
"Eravamo imbottigliati nel traffico, tornando in albergo dopo
la gara, circa 45 minuti dopo il termine della stessa. Dopo
l'intervento delle forze dell'ordine greche, visto che i vandali
avevano sfondato il vetro del taxi, siamo stati condotti in
ospedale per accertare che le schegge che ci erano volate
addosso non avessero procurato danni gravi. I sanitari hanno
verificato che eravamo in condizioni di essere dimessi e, nella
stessa serata, ci hanno rimandato in albergo. Questa mattina
siamo stati scortati all'aeroporto e abbiamo lasciato Atene.
Dopo la brutta avventura di ieri sera, posso soltanto ribadire
quel che affermo da anni, nei vari incontri con le federazioni e
con i giovani arbitri: lavoriamo tutti insieme per mantenere lo
sport più bello del mondo un posto sempre meno inquinato da
questi episodi. Se lo facciamo tutti insieme: arbitri, atleti,
società, giornalisti, tifosi, costruiremo un basket migliore per
le future generazioni".
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