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Brasile: addio al portiere Valdir Peres

Brasile: addio al portiere Valdir Peres

Infarto a 66 anni. Rossi gli segnò tre reti nel Mondiale dell'82

ROMA, 24 luglio 2017, 18:04

Redazione ANSA

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 Addio Valdir Peres. È morto ieri notte a Mogi Mirim, nello Stato di San Paolo, il 66enne Valdir Peres, portiere della Nazionale brasiliana che fu battuta 3-2 dall'Italia ai Mondiali di Spagna '82, in una delle partite più famose della storia del calcio azzurro, giocata al Sarrià di Barcellona. Lo ha fatto sapere il San Paolo, la squadra dove Peres ha giocato a lungo fra gli anni 70 e 80. Causa della morte è stato un attacco cardiaco.
    Scelto dal ct Telè Santana per quei Mondiali per l'abilità nel parare i rigori, in Spagna Valdir Peres non ebbe mai la chance di mostrare quella sua dote e invece gli rimase impressa per sempre l'immagine di Paolo Rossi, che quel giorno gli segnò tre reti. "Uno dei miei incubi peggiori - ripeteva spesso a proposito di Pablito - Ma rimango convinto che se rigiocassimo quella partita, la Seleçao vincerebbe dieci volte su dieci".

 Valdir Peres si è sentito male, per un infarto, mentre si trovava in casa di amici, a Mogi Mirim, per un pranzo di compleanno. Portato in un ospedale della zona, non ha mai ripreso conoscenza e i medici non hanno potuto salvarlo. Lascia tre figli e la sua attuale compagna, che ieri era con lui. In patria era considerato uno dei migliori portieri brasiliani di sempre, al punto che a San Paolo venne soprannominato "il Pelè dei pali", e nessuno gli ha mai attribuito colpe particolari per la sconfitta contro l'Italia. Anzi, in molti ricordano alcuni suoi interventi decisivi nel match precedente, quello vinto contro l'Argentina di Maradona. Quello di Spagna 1982 fu il suo terzo mondiale, dopo che nel 1974 e nel 1978 aveva fatto la riserva di Emerson Leao. Telè Santana decise di promuoverlo titolare nel 1981, dopo che in un'amichevole con la Germania parò due rigori a Paul Breitner. Rivelatosi nel 1970 nel Ponte Preta, tre anni dopo passò al San Paolo, di cui divenne un autentico simbolo giocando 617 partite con la maglia del club, record che poi solo l'altro ex portiere Rogerio Ceni è riuscito a battere, vincendo il titolo nazionale del 1977 e tre campionati dello stato di San Paolo. In seguito ha giocato per America Rio, Guarani, Corinthians, Portuguesa, Santa Cruz e di nuovo Ponte Preta fino al ritiro nel 1989. La sua carriera da allenatore, dal 1991 al 2013, non ha avuto picchi particolari e si è svolta quasi sempre all'interno del torneo paulista. Di lui si ricorda l'aneddoto di quattro anni fa, quando all'esordio sulla panchina del Maringà schierò fra i pali l'attaccante Batata, in quanto nella 'rosa' non c'erano più portieri a disposizione per la partita contro il Colorado.
   

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