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Razzismo:insulti a Marega,Portogallo solidale col calciatore

Razzismo:insulti a Marega,Portogallo solidale col calciatore

L'indignazione di primo ministro e presidente della Repubblica

LISBONA, 17 febbraio 2020, 18:16

Redazione ANSA

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Il mondo del calcio e dei leader politici portoghesi hanno espresso solidarietà al giocatore franco-maliano del Porto Moussa Marega, che ieri ha abbandonato il campo del Vitoria Guimaraes perché bersaglio di insulti razzisti.
    "Moussa Marega è stata oggetto di attacchi razzisti che devono essere severamente puniti" ha reagito la Federcalcio portoghese, mentre la Lega si è impegnata a "fare di tutto per garantire che questo episodio di razzismo non rimanga impunito". "Dobbiamo tutti esprimergli la nostra solidarietà ed il totale rifiuto di questo tipo di comportamenti", ha dichiarato il primo ministro Antonio Costa, mentre il presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa ha avvertito delle "drammatiche" conseguenze di razzismo e xenofobia. L'associazione portoghese SOS Racisme ha chiesto che gli autori siano "severamente puniti".
    L'ex star del calcio Ruud Gullit ha affermato che le due squadre avrebbero dovuto lasciare il campo: "I suoi compagni di squadra avrebbero dovuto proteggerlo, come gli avversari. Questo è ciò che mi ha deluso di più" ha commentato Gullit, a Berlino, a margine dei Laureus World Sports Awards.
    La polizia portoghese sta studiando i filmati delle telecamere di sorveglianza all'interno dello stadio per identificare i tifosi che hanno insultato l'attaccante, 28 anni, che è uscito dal campo al 71' minuto. Dopo aver segnato il gol della vittoria per 2-1 della sua squadra lo ha celebrato sventolando uno dei seggiolini neri dello stadio che gli erano stati lanciati dagli spalti, prendendosi un'ammonizione. Quindi, esasperato dai canti razzisti e dagli ululati scimmieschi, ha deciso di tornare negli spogliatoi, nonostante i tentativi di alcuni compagni ed avversari di dissuaderlo.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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