"Abbiamo chiarito tutto, ma non possiamo
parlare". È quanto si limita a dire Filippo Magnini al termine
di un'audizione fiume, circa tre ore e mezzo, a Roma. L'indagine
della Procura antidoping di Nado Italia lo vede accusato della
violazione dell'articolo 2.2 (uso o tentato uso di sostanze
dopanti) e anche dell'articolo 2.9 (favoreggiamento) del Codice
mondiale Wada. "Non possiamo parlare perché ci sono ancora in
corso le indagini. Come mi sento? Normale, mi sento
normalissimo", ha aggiunto il campione di nuoto lasciando la
sede di Nado Italia presso lo stadio Olimpico di Roma,
accompagnato dall'avvocato Ruggero Stincardini. Prima di
Magnini, era stato ascoltato per quasi cinque ore il nuotatore
Michele Santucci, accusato di violazione dell'articolo 2.2 Wada.
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