Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Hi-tech
  1. ANSA.it
  2. Tecnologia
  3. Hi-tech
  4. Circuiti elettronici, stampa 3D su pelle

Circuiti elettronici, stampa 3D su pelle

Potrebbero diventare sensori, versione biologica ripara ferite

(ANSA) - ROMA, 26 APR - Per la prima volta circuiti elettronici sono stati stampati in 3D direttamente sulla pelle: potrebbero diventare sensori per armi chimiche per i soldati, oppure celle solari per ricaricare i computer indossabili. La versione biologica di questa tecnologia è stata, inoltre, sperimentata nei topi per riparare ferite e curare malattie della pelle. Pubblicato su Advanced Materials, il risultato si deve ai ricercatori dell'università americana del Minnesota, guidati da Michael McAlpine. Il segreto dei circuiti è un inchiostro fatto di scaglie d'argento che si stampa a temperatura ambiente, a differenza di altri materiali che avrebbero richiesto temperature di circa 100 gradi, tali da bruciare la pelle. Inoltre, questo inchiostro si rimuove facilmente, staccando il dispositivo con una pinzetta oppure lavando la pelle con l'acqua. "Siamo entusiasti del potenziale di questa tecnologia che utilizza una stampante portatile che costa meno di 400 dollari" ha rilevato McAlpine. "Immaginiamo - ha aggiunto - che un soldato possa estrarla dallo zaino per stampare sulla sua mano un sensore".
    La tecnica apre la strada anche ad applicazioni mediche, a esempio per trattare malattie che causano la lacerazione della pelle. Collaborando con l'esperto di queste malattie, Jakub Tolar, il gruppo ha stampato una pelle sintetica sulla ferita di un topo. In questo caso è stato usato, come inchiostro, un gel a base d'acqua, arricchito con cellule della pelle coltivate in laboratorio.(ANSA).
   

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video ANSA



      Modifica consenso Cookie