Un'attività "inorganica" volta ad amplificare le opinioni a favore della Brexit, da parte di utenti Twitter di estrema destra situati al di fuori del Regno Unito. L'ha rilevata la società di cybersicurezza F-Secure analizzando 24 milioni di tweet provenienti da 1,65 milioni di profili, raccolti tra il 4 dicembre 2018 e il 13 febbraio 2019 che contenevano la parola 'brexit'.
La ricerca ha messo in evidenza esempi di "attività inorganica" su entrambi i fronti del dibattito, 'Leave' e 'Remain', "ma è risultata molto più marcata nelle conversazioni riguardanti l'uscita dalla Ue" spiegano gli esperti aggiungendo che "l'obiettivo era "amplificare le opinioni populiste di destra sulla Brexit e su altre questioni politiche, come le proteste dei gilet gialli in Francia".
"La nostra ricerca mostra che c'è uno sforzo a livello globale da parte dell'estrema destra di amplificare il fronte Leave all'interno del dibattito", afferma Andy Patel, senior researcher presso l'Artificial Intelligence Centre di F-Secure.
"L'attività inorganica, in relazione ai movimenti e agli eventi politici - prosegue il ricercatore di F-Secure - può essere a volte indicativa dell'astroturfing, cioè una pratica di marketing basata sulla costruzione di un'opinione fittizia e artificiosa o della diffusione di disinformazione".
Nello specifico, secondo l'analisi, i primi due influencer del fronte Leave hanno ricevuto un numero sproporzionato di retweet, rispetto ai modelli di influencer visti nel fronte Remain. Il gruppo pro-uscita si è basato sul supporto di una manciata di fonti di notizie non autorevoli, un numero significativo di account non britannici sono stati coinvolti in conversazioni pro-uscita e attività di retweet; alcuni account pro-uscita hanno twittato un mix di problematiche su Brexit e non Brexit (in particolare #giletsjaunes e #MAGA). Alcuni account a favore dell'uscita dall'Unione Europea hanno preso parte alle discussioni relative alle questioni politiche francesi (#franceprotests).