WhatsApp si è detta oggi "inorridita" dalle notizie riguardanti l'utilizzazione scorretta dei suoi servizi fatta in India da persone senza scrupoli che ha portato ad atti di violenza e al linciaggio di alcuni individui ingiustamente accusati di traffico di minori. Il ministero dell'Informazione e delle Tecnologie indiano aveva scritto ai responsabili della piattaforma, controllata da Facebook, chiedendo "immediate misure" per contrastare la persistente circolazione di messaggi dal contenuto provocatorio. Rispondendo alla lettera, i vertici di WhatsApp hanno assicurato al ministero di "essere inorriditi come lo siete voi per questi terribili atti di violenza" e di voler "rispondere rapidamente all'importante questione sollevata. Si tratta di problemi - hanno sostenuti i dirigenti del social network - che richiedono un lavoro congiunto di governo, società civile e compagnie di servizi tecnologici".
"Stiamo già sperimentando - si segnala nella risposta - una nuova modalità in India in cui un utente potrà distinguere quando un messaggio ricevuto fa parte di un invio massiccio, e questo gli permetterà di riflettere meglio sulle finalità dello stesso". WhatsApp conta circa 200 milioni di utenti indiani e i media hanno sottolineato che nell'ultimo anno almeno 30 persone sono state linciate da folle che reagivano a false notizie apparse sulla piattaforma riguardanti presunti trafficanti di bambini.