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A Barcellona il futuro della telefonia, tra pieghevoli e 5G

Da Huawei a LG, al Mobile World Congress lo smartphone cambia forma

Laura Giannoni ROMA

La nuova rivoluzione della telefonia mobile inizia a Barcellona, dove lo smartphone lascia la forma con cui lo conosciamo per farsi pieghevole e fungere anche da tablet. Nella città catalana è in arrivo una carica di colossi tecnologici, soprattutto made in China, che metteranno in mostra i telefoni di domani. L'occasione è il MWC19, la fiera di settore che quest'anno abbandona il vecchio nome - Mobile World Congress - per identificarsi solo con l'acronimo: un modo per togliere enfasi dal "mobile" e abbracciare le nuove forme di connessione e comunicazione. A cominciare dal 5G, le prossime reti cellulari che si preparano a connettere a internet miliardi di oggetti, dal frigo all'auto, dalle macchine industriali alle luci delle città.

 


La kermesse aprirà i battenti lunedì 25 febbraio, su una superficie di 100mila metri quadrati dove troveranno posto 2.200 aziende e gli oltre 100mila visitatori attesi da 200 Paesi. Da Qualcomm a Zte, da Facebook A Google, passando per l'automotive con Bmw, Seat e Mercedes, i big tecnologici ci saranno tutti o quasi (Apple, al solito, diserterà la fiera).


I riflettori si accenderanno anche nel weekend che precede la manifestazione, quando i protagonisti saranno i produttori di smartphone. Oppo, Huawei e Xiaomi sono attesi con la loro visione del telefono pieghevole, segmento in cui Samsung ha giocato d'anticipo presentando nei giorni scorsi il Galaxy Fold.


Gli schermi flessibili, che consentono ai dispositivi di chiudersi come un libro, sono l'elemento che cambierà l'aspetto dei telefoni: una seconda rivoluzione che arriva a 12 anni di distanza dalla prima, quando Steve Jobs ha svelato l'iPhone dando inizio al mercato degli smartphone.

E il mercato ora è in affanno, colpito da scarsa innovazione e prezzi sempre più alti che si inseriscono in un contesto economico non florido. Stando agli ultimi dati degli analisti di Gartner, le vendite globali hanno tenuto botta nel 2018, registrando un aumento modesto (+1,2%) ascrivibile in toto alle aziende cinesi. Samsung e Apple, al primo e secondo posto, hanno chiuso l'anno in perdita, mentre le cinesi Huawei, Xiaomi e Oppo - le società che completano la top five - hanno messo a segno crescite robuste.

E la Cina, secondo l'ultimo Mobility Report di Ericsson, traina il traffico dati globale. Ma domenica si vedrà anche altro: la Hmd Global svelerà il primo smartphone di fascia alta a marchio della rediviva Nokia, mentre LG porterà sul palco la sua idea di pieghevole: un secondo schermo che si attacca al telefono come una custodia, e raddoppia le dimensioni del display principale.
Le novità sul fronte degli smartphone non si esauriranno domenica: al MWC19 ci saranno telefoni per tutte le esigenze, dagli indistruttibili a quelli con 'action cam' integrata, fino agli outsider da Paesi come l'India e l'Algeria.

In bella mostra anche il 5G, le reti che inizieranno a vedere la luce quest'anno e consentiranno il cosiddetto 'Internet of Everyting', internet in ogni cosa. Gli oggetti connessi, secondo Gartner, saranno 14,2 miliardi nel 2019 e 25 miliardi nel 2021.

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