L'Istat taglia le stime del Pil per
quest'anno: da +1,3% a +0,3%. Una "forte revisione" delle
previsioni di crescita rispetto ai dati rilasciati a novembre,
spiega l'Istituto nel rapporto sulle "prospettive per l'economia
italiana", sottolineando inoltre il "deciso rallentamento" a
confronto con l'anno precedente (+0,9%). "La decelerazione dei
ritmi produttivi inciderebbe anche sul mercato del lavoro, con
un lieve aumento del tasso di disoccupazione (10,8%)". Resta
debole la dinamica dei consumi sui cui, osserva l'Istat,
l'apporto del Reddito di cittadinanza sarà limitato: "il
moderato incremento dei consumi delle famiglie" sarà sostenuto
"dall'aumento del monte salari e, in misura limitata, dalle
misure sul reddito di cittadinanza". "Contenuto" anche l'impatto
del decreto crescita sull'aumento degli investimenti che
beneficiano "in misura contenuta anche delle agevolazioni
inserite nel decreto crescita".
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