Scoperta l'origine di un neutrino cosmico: arriva da una potente
esplosione avvenuta 10 miliardi di anni fa e generata dal
'banchetto' del buco nero che si trova al centro di una lontana
galassia.
La luce generata dall'esplosione ha quindi affrontato un
lunghissimo viaggio, che l'ha portata sulla Terra soltanto nel
2012, quando è stata vista dall'osservatorio IceCube che si
trova in Antartide. Nello spazio è stata intercettata dal
telescopio spaziale Fermi, della Nasa e al quale l'Italia
partecipa con Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto
Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare (Infn).
A quattro anni di distanza è stata individuata la provenienza
del neutrino: arriva dalla galassia chiamata PKS B1424-418.
Pubblicata sulla rivista Nature Physics, la scoperta si deve ai
ricercatori coordinati dall'astrofisico Matthias Kadler,
dell'università tedesca di Wuerzburg.
I neutrini sono le più inafferrabili particelle dell'universo,
possono attraversare la materia quasi senza interagire con essa
e per questo sono difficilissimi da rilevare. L'osservatorio di
neutrini IceCube li rileva quando interagiscono con gli atomi
nel ghiaccio, innescando una 'scintilla' che viene raccolta dai
sensori ottici. Il 4 dicembre 2012, l'osservatorio ha rivelato
un neutrino da record chiamato 'Big Bird' che, con un'energia
superiore a 2.000 miliardi di elettronvolt (PeV), è il secondo
neutrino più energetico mai rivelato.
Per scoprirne l'origine i ricercatori hanno analizzato le
osservazioni del telescopio Fermi, scoprendo che nello stesso
periodo il telescopio spaziale aveva registrato un'esplosione al
centro della galassia PKS B1424-418, particolarmente luminosa al
centro per la materia risucchiata dal buco nero gigantesco che
si trova nel suo centro. La stessa esplosione è stata rilevata
dal programma internazionale Tanami, che dal 2007 controlla
costantemente 100 galassie attive visibili dall'emisfero
meridionale.
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