Timida frenata sui nuovi casi
positivi, altri 17 morti e aumenti di ricoverati - oltre 1.000
-, positivi (più di 15.000) e persone quarantena (sopra 35.000).
I numeri delle 24 ore fanno lievitare la situazione sanitaria
Covid in Toscana e sembrano far vacillare verso un severo
'rosso' la Toscana, già declassata in zona arancione. Tuttavia
il governatore Eugenio Giani tiene il timone fermo e dichiara in
giornata: "Oggi ho avuto segnali tranquillizzanti perché i
contagi nella giornata odierna, nonostante sia mercoledì, e il
mercoledì è il giorno al centro della settimana che registra più
casi, sono poco più di 800. Mercoledì scorso erano più di 900,
quindi significa che si sta un po' stabilizzando il trend di
crescita che ha caratterizzato per cinque settimane la nostra
regione. Ho ragionevoli speranze che dopodomani il Comitato
tecnico scientifico possa considerare un Rt che ci mantiene in
zona arancione e quindi esorcizza quella che era la tendenza
alla zona rossa che molti giornali hanno enfatizzato". Per Giani
"la Toscana ha dati sostanzialmente stabili, che possono
mantenere la zona arancione. Però dobbiamo isolare quei casi che
manifestano una tendenza alla crescita". Per arginare i contagi
potrebbero scattare zone rosse in altri comuni dopo gli esempi
di Chiusi (Siena) e Cecina (Livorno). "Non vi anticipo dove
perché ancora la decisione
definitiva non l'abbiamo presa", ha detto Giani evidenziando che
"molti sindaci parlando con me hanno assunto, senza arrivare
alla zona rossa, dei provvedimenti da super arancione. Serve
buon senso". Screening di massa per stanare focolai e contenere
picchi improvvisi sono stati disposti il prossimo fine settimana
a Barga (Lucca) e Ponte Buggianese (Pistoia) mentre sono già
2.000 i prenotati a Sovicille (Siena). La provincia di Pistoia è
tra le 'sorvegliate speciali' specie per alcuni comuni dove si
osservano picchi di contagi.
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