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Bistecca fiorentina entra tra prodotti tradizionali Toscana

Terra e gusto

Bistecca fiorentina entra tra prodotti tradizionali Toscana

In elenco ora anche il pomodoro Borsa di Montone

FIRENZE, 08 gennaio 2021, 21:08

Redazione ANSA

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La bistecca alla fiorentina e il pomodoro Borsa di Montone entrano nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) della Toscana: con le due new entry del 2020 si arriva così a 463 prodotti 'figli della tradizione'.
    La bistecca alla fiorentina, già segnalata dall'Accademia della fiorentina per ottenere il riconoscimento Unesco come patrimonio immateriale, ha una lunga tradizione tanto che a fine '800 venne presentata come piatto toscano per Firenze capitale d'Italia. Fu Pellegrino Artusi, nel suo 'La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene' (edito nel 1981), a spiegare come doveva essere cucinata la vera bistecca fiorentina: "Mettetela - si legge - in gratella a fuoco ardente di carbone, così naturale come viene dalla bestia o tutt'al più lavandola e asciugandola; rivoltatela più volte, conditela con sale e pepe quando è cotta, e mandatela in tavola con un pezzetto di burro sopra. Non deve essere troppo cotta perché il suo bello è che, tagliandola, getti abbondante sugo nel piatto. Se la salate prima di cuocere, il fuoco la risecchisce, e se la condite avanti con olio o altro, come molti usano, saprà di moccolaia e sarà nauseante".
    Se la bistecca ha una tradizione culinaria di molti anni, lo stesso vale per il pomodoro Borsa di Montone. Si ipotizza che le prime varietà siano state importate in Toscana dalla Corsica, dove negli anni Quaranta e Cinquanta alcuni abitanti della Val di Bisenzio erano emigrati per l'attività di taglio della legna.
    La varietà si diffuse rapidamente grazie alle ottime caratteristiche organolettiche dei frutti fino all'arrivo degli ibridi commerciali a metà degli anni '90, quando la varietà è stata progressivamente abbandonata, fin quasi a scomparire, perché poco apprezzata per il suo aspetto estetico e per le caratteristiche di conservazione. Salvata dall'estinzione grazie ad un'unica famiglia-custode che ha continuato la sua coltivazione, si ritiene che il Borsa di Montone possa essere un progenitore del pomodoro Canestrino.
   

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