Un vigneto di
Sangiovese o complementari autoctoni che abbia superato i 15
anni di età, che faccia parte della proprietà aziendale, con una
resa per ettaro ancora più ristretta rispetto alla normalità. Il
tutto da mettere in cantina per almeno tre anni. E' cominciata
con questo presupposto la vendemmia 2021 a Montepulciano (Siena)
dove le aziende da questa annata potranno mettere in produzione
la nuova tipologia di Vino nobile di Montepulciano, quella che
avrà come menzione 'Pieve'. Non spaventa più di tanto dunque, si
spiega, il calo produttivo in linea con altre zone della
Toscana, a fronte tra l'altro di una qualità notevole delle uve
in pianta.
"Alla incredibile e affascinante atmosfera che caratterizza
ogni anno la vendemmia, quest'anno dobbiamo aggiungere anche la
curiosità di mettere in cantina le uve per dare vita alla nuova
tipologia di Vino Nobile di Montepulciano - spiega il presidente
del Consorzio, Andrea Rossi - e devo dire che l'unanimità
espressa dalle aziende in sede di approvazione del disciplinare
si riscontra anche nell'interesse a partecipare con la prima
vendemmia disponibile a questo nuovo percorso che porterà ad
arricchire la storia della nostra denominazione".
Su come andrà annata, si spiega, "è presto per fare
previsioni" ma "fino a oggi non sono state registrate situazioni
di particolare preoccupazione. In agosto il clima è stato in
linea con la stagione e le temperature della notte hanno
bilanciato il caldo della giornata". Ottimo segnale anche dalle
vendite: "Con un +44% nei primi otto mesi del 2021 il Vino
nobile "è uno dei vini toscani più ricercati. Il ritorno poi
dell'enoturismo, che continua anche tutto ottobre, sta facendo
risalire il segmento delle vendite dirette e del consumo locale,
"fetta di mercato questa fondamentale per una denominazione come
quella di Montepulciano. Insomma, in generale un buon
proseguimento di vendemmia per il Vino Nobile di Montepulciano
che in questo periodo occupa più di mille lavoratori stagionali,
oltre ai circa 1200 addetti del settore (di cui il 60% tra i 20
e 40 anni)".
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