"Il vaccino antinfluenzale,
soprattutto alla luce dell'emergenza Covid, è fondamentale
somministrarlo alle categorie a rischio sotto i 65 anni entro il
Natale": a dirlo all'ANSA è Maurizio Lucarelli, segretario
regionale del Sindacato medici italiani dell'Umbria. "Soltanto
nella Usl 1 - sottolinea - mancano circa 20 mila dosi. Su 45
mila ordinate ne sono arrivate la metà". E ricorda: "Per
categorie a rischio si intendono sia ad esempio gli insegnanti
che i cardiopatici e tutti coloro che hanno patologie
importanti".
"È andata meglio per la vaccinazione delle persone sopra i 65
anni, in questo caso abbiamo raggiunto l'80% della popolazione,
anche se sarebbe opportuno poter arrivare se non al 100%, almeno
al 90", spiega il medico.
Lucarelli ritorna anche sui tamponi rapidi che dovrebbero
essere eseguiti dai medici di base: "Restano i problemi legati
alla logistica - sostiene - e vorremmo avere la certezza che
questi test siano davvero utili, in tal senso sono emersi pareri
discordanti. Intanto i pazienti non Covid stanno soffrendo tutta
questa situazione, i casi non urgenti li stiamo ormai trattando
solo con esami obiettivi e non strumentali, siamo tornati
indietro di 50 anni". "Un aiuto - suggerisce il segretario Smi
Umbria - potrebbe arrivare dalla telemedicina, in questo senso
occorre programmazione e nuovi investimenti che torneranno utili
anche nel post Covid".
Altri temi messi sul tavolo da Lucarelli sono i dispositivi di
protezione dei quali dotare i medici e la questione della
"copertura assicurativa garantita dal Consorzio delle Aziende
sanitarie e ospedaliere". "Che - spiega il
segretario - per risarcimenti oltre i 700 mila euro è scaduta e
va subito rinnovata".
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