"Il Recovery fund è una grande
occasione per il Paese, ma può diventare un rischio enorme e può
essere l'occasione che le mafie attendono per prendersi la loro
rivincita contro le Istituzioni": a sostenerlo è Raffaele
Cantone, procuratore della Repubblica di Perugia e già
presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione. Lo fa in
un'intervista a L'Eurispes,it.
"Quello che ci aspetta con i fondi del Recovery - ha sostenuto
ancora Cantone -non ha precedenti ed è difficile fare
pronostici. I rischi, però, che la criminalità possa
approfittarne sono enormi perché sta passando l'idea che bisogna
spendere senza porsi troppi problemi, considerando le regole un
intralcio, come sempre. La deregulation è la situazione che le
mafie preferiscono perché possono mettere in campo le loro
capacità di 'convincere' e cioè l'intimidazione e la
corruzione". Secondo il procuratore "la crisi profonda
dell'antimafia sociale (purtroppo sotto gli occhi tutti) può
essere un ulteriore vantaggio per le mafie".
"La cosa che più mi preoccupa - ha sottolineato Cantone - è la
capacità delle nuove mafie di mimetizzarsi; sempre più capaci di
occupare la zona grigia e di presentarsi senza coppola e lupara,
ma con cravatta e grisaglia. Una mafia che preoccupa meno anche
un'opinione pubblica distratta, perché evidentemente presa dai
problemi che la pandemia ci sta ogni giorno ponendo".
L'ex presidente dell'Anticorruzione ha anche rilevato che "la
presenza e la forza delle mafie aumentano i rischi di corruzione
e, dall'altro canto, la disponibilità alla corruzione finisce
per agevolare le mafie". "Sottovalutare la corruzione
considerandola, tutto sommato, un sistema che fa girare
l'economia rischia - ha concluso Cantone -, indirettamente, di
rafforzare quindi le mafie".
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