Bilancio consuntivo 2020 positivo
per la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, che
nell'ultimo anno sociale ha registrato un avanzo di esercizio
superiore di 7 milioni rispetto al 2019, passando da circa 15
milioni 500 mila euro a 22 milioni e 500 mila euro. Un
risultato, questo, reso possibile - ha spiegato stamani il
presidente dell'ente, Luigi Carlini - "dall'ottimo andamento
della negoziazione di strumenti finanziari".
Il portafoglio della Fondazione, escludendo dal perimetro la
partecipazione in Cassa Depositi e Prestiti, ammonta ad oltre
205 milioni di euro, di cui circa 136 milioni (68,1%) di
portafoglio immobilizzato e 69 milioni (31,9%) di portafoglio
non immobilizzato, comprese le disponibilità liquide. La
redditività del patrimonio è cresciuta dal 9,36% del 2019 al
12,21%.
"Le risorse erogate nel 2020 - ha spiegato Carlini - sono state
le maggiori mai elargite dalla Fondazione nei suoi 28 anni di
vita. Il gettito erogativo, pari ad oltre 10 milioni di euro, ha
consentito di supportare le emergenze sociali, sanitarie ed
educative conseguenti all'epidemia da SARS CoV-2". La Fondazione
ha stanziato all'indomani dell'esplosione della pandemia oltre
2,7 milioni di euro per gli interventi di prima emergenza in
favore della sanità pubblica e 845 mila euro per la scuola e per
il sociale con specifici bandi tematici. "Per me e per gli
organi statutari - ha sottolineato Carlini - è motivo di
profonda soddisfazione aver contribuito ad alleviare le
sofferenze sociali e a rafforzare i presidi sanitari del
territorio in un anno che segnerà per sempre le nostre vite".
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