"Aggiungere acqua al vino è pura
follia. Consiglio a Bruxelles di consultare i produttori e noi
enologi prima di proporre certe leggi": a commentare con l'ANSA
la proposta che arriva dall'Unione europea è il presidente di
Assoenologi, Riccardo Cotarella. "Dopo le etichette
allarmistiche, adesso arriva anche l'idea di annacquare il
nostro vino, una proposte irricevibile", sottolinea.
"A causa della pandemia stiamo vivendo uno dei momenti più
difficili di sempre - afferma Cotarella - e l'Ue, invece, di
sostenerci cosa fa? Ci infligge il colpo di grazia,
semplicemente vergognoso. Se vogliono bevande alternative, se la
creassero pure, ma giù le mani dal nostro vino, un patrimonio
non solo dell'enogastronomia, ma direi della cultura mondiale".
"Chiederemo al governo che si faccia promotore di ogni
iniziativa tesa a tutelare il nostro mondo verso certe scelte
che assolutamente non condividiamo", dice ancora Cotarella.
"Abbiamo bisogno di sostegni - ha concluso Cotarella - per
tutelare e promuovere i nostri vini, per renderli sempre più
competitivi sui mercati globali, poi siamo noi enologi e sono i
tanti produttori a raccomandare di bere in maniera sana ed
equilibrata, ma non abbiamo certo bisogno di portare sulle
nostre tavole delle alterazioni come invece suggerisce
l'Europa".
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