Prendendo come riferimento
l'evoluzione attuale della pandemia, il Nucleo epidemiologico
regionale ha stimato un carico di 225 posti letto che dovrebbe
arrivare intorno ad inizio febbraio con un picco previsto a 246
(sono 214 i ricoveri attuali con un tasso di occupazione del
32,33%).
Le terapie intensive, inoltre, non cresceranno molto e il
modello prevede un incremento, a 30 giorni, di 21 posti, quasi
come il picco di carico atteso a 22 (sono 10 invece quelli
attuali con un tasso d'occupazione del 7,87% e soglia zona
gialla al 10%). In questa fase pandemica, inoltre, per i decessi
ci sarà un incremento che continuerà fino al plateau.
Ad illustrare l'aggiornamento del modello predittivo sul carico
ospedaliero è stato l'ingegnere Fortunato Bianconi, con i nuovi
parametri dati soprattutto dalle misure vaccinali. Le predizioni
fatte su ospedalizzati, terapie intensive e decessi, tengono
infatti conto del fatto che l'accesso alla terza dose vada
avanti con gli attuali ritmi.
Il dato dei ricoveri in area medica quindi, secondo le stime
degli epidemiologi, "non si alzerà molto e siamo prossimi di
fatto ad una fase di plateau e ad una discesa della curva anche
dal punto di vista delle ospedalizzazioni". "Noi misuriamo un
quarto dei reali positivi che girano in Umbria - hanno infine
affermato - e il modello ha stimato che questi, inclusi gli
asintomatici, potrebbero raggiungere un picco di 80.000 intorno
alla fine di gennaio".
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