L'Aula ha approvato all'unanimità
il bilancio di previsione finanziario per gli anni
2021-2022-2023 per il funzionamento dell'Assemblea legislativa
dell'Umbria.
Il bilancio è in equilibrio per il 2021 e per l'intero
triennio. E questo - sottolinea Palazzo Cesaroni - nonostante
l'andamento dei trasferimenti dei fondi dal bilancio regionale
nel corso degli anni "abbia visto una costante riduzione". Per
questo c'è stata la "massima attenzione" nella quantificazione
del fabbisogno per il funzionamento dell'Assemblea. Grazie a
questo lavoro è stato possibile confermare la richiesta di
finanziamento a carico del bilancio regionale di 18 milioni
210mila euro per il 2021, e di 18 milioni 130mila euro per il
2022 e 2023.
Il fabbisogno finanziario dell'Assemblea legislativa per il
2021 è di 19milioni 325mila euro, quello per il 2022 di
18milioni 351mila e per il 2023 di 18milioni 330mila euro. Nel
triennio gli scostamenti degli importi totali delle previsioni
sono considerati poco significativi e riguardano le entrate di
natura extratributaria.
Il principale fattore di rigidità del bilancio è rappresentato
dalle spese obbligatorie, che assorbono oltre l'80 per cento
delle risorse. In particolare servono a coprire le spese per gli
amministratori regionali, per l'erogazione degli assegni
vitalizi, per il personale, per i gruppi consiliari, per il
finanziamento del Cal, dell'Istituto per la storia dell'Umbria
contemporanea, del Centro studi giuridici e politici, del
Corecom, per i revisori dei conti, il Difensore civico,
l'Organismo indipendente di valutazione e il responsabile della
protezione dei dati personali. La restante parte delle risorse è
riservata alle spese per l'acquisizione di beni e servizi, e
alle spese inerenti le attività culturali e sociali volte a
valorizzare, promuovere e sostenere le identità sociali e
culturali presenti sul territorio umbro e di rappresentanza.
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