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Aria,picco cadmio da fusione rottami Cas

Aria,picco cadmio da fusione rottami Cas

Arpa, da fine 2017 situazione ok. Acciaieria,eliminati fornitori

AOSTA, 26 giugno 2017, 17:24

Redazione ANSA

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Osservatorio qualit aria Aosta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Osservatorio qualit aria Aosta - RIPRODUZIONE RISERVATA
Osservatorio qualit aria Aosta - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Dal confronto con l'azienda è emerso che" è stata, probabilmente, la fusione all'interno dello stabilimento della Cogne acciai speciali di "alcune partite di rottame contaminate" a causare, tra il febbraio e il luglio 2016, il picco di cadmio nelle deposizioni in alcune centraline Arpa di Aosta (+200% in piazza Plouves). Lo ha riferito il tecnico dell'Arpa Devis Panont durante la riunione dell'osservatorio della qualità dell'aria in ambito urbano del Comune di Aosta.

"Ipotizziamo ci siano state forniture di materie prime che abbiano portato questi inquinanti. Ma sono ipotesi, non possiamo dirlo con certezza. Da allora abbiamo eliminato alcuni fornitori", ha spiegato Ferruccio Trombini, direttore di stabilimento della Cas. In Italia non esistono limiti per le deposizioni (al contrario dei metalli nel particolato) ma nel 2016 il valore di deposizione del cadmio nella centralina della Pepiniere d'entreprises è superiore di circa il 40% al valore soglia previsto in Germania.

Ma "nella seconda parte del 2016 e nella prima parte del 2017 il valore è sceso", ha aggiunto Panont. Anche il cromo nelle deposizioni è aumentato: "Si pensa all'influenza dell'acciaieria", ha spiegato il tecnico. In particolare il confronto cronologico tra le foto delle emissioni dello stabilimento - scattate ogni cinque minuti da una videocamera posizionata sopra al tribunale - con i picchi delle deposizioni "conferma la correlazione", ha aggiunto il tecnico. Riguardo all'arsenico, tra febbraio e maggio "i valori sono stati più elevati". A provocarli "si pensa che non sia stata l'acciaieria, ma un'altra fonte", ha detto Panont. "E' successo col cadmio, potrebbe accadere con altri metalli, andrebbe fatto un monitoraggio in entrata per accertarsi che i rottami non siano contaminati con altre sostanze", ha detto Alessandra Piccioni, di Legambiente. In generale, secondo i dati dell'Arpa i metalli caratteristici dell'acciaieria "mostrano una diminuzione dei valori di deposizione nei siti di fondo urbano", piazza Plouves e quartiere Dora, "e un aumento significativo nel sito industriale della Pepiniere".

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