"L'assessore Certan con l'improvvido
post su Facebook ha dapprima regalato alla Valle d'Aosta
un'immagine vergognosa a livello nazionale, paragonando
l'obbligo vaccinale agli sciagurati esperimenti medici di massa
del regime nazista. Dopodiché, in occasione della seduta
consiliare, è arrivata ad affermare di non essere contro i
vaccini e di aver votato in Giunta il Piano vaccinale, cercando
di correggere il tiro rispetto alla prima 'frittata'. Peccato
che al momento di contare i voti alla risoluzione ad essere
mancato è stato proprio il suo sostegno". E' quanto si legge in
una nota del gruppo dell'Union valdotaine sul tema dei vaccini,
aggiungendo che "in queste occasioni serve una sana dose di
coerenza, non si può mutare il proprio atteggiamento a seconda
che ci si trovi su un social network, in Giunta, o alla riunione
di un gruppo di genitori, la politica non è un supermarket, nel
quale arraffare solo ciò che serve e, purtroppo, la sana dose di
coerenza cui accennavamo non è disponibile tramite vaccino,
bisogna disporne dalla nascita".
Inoltre l'Uv esprime l'auspicio che "le modifiche al decreto
ministeriale sui vaccini, che saranno esaminate questa settimana
al Senato, vadano nella direzione approvata dal Consiglio Valle
e condivisa dall'UV il 21 giugno con una risoluzione volta a
chiedere una riduzione significativa delle pesanti misure
coercitive nonché l'eliminazione della sanzione della perdita
della potestà genitoriale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA