Non è "irragionevole", nell'attuale
contesto e allo stato "delle condizioni epidemiologiche e delle
conoscenze scientifiche", l'intervento del legislatore che "ha
ritenuto di dover rafforzare la cogenza degli strumenti della
profilassi vaccinale". Ma "nulla esclude che, mutate le
condizioni, la scelta possa essere rivalutata e riconsiderata".
Lo scrive la Consulta nelle motivazioni con cui il 21 novembre
ha bocciato le questioni prospettate nei ricorsi della Regione
Veneto sull'obbligo di vaccinazione per l'iscrizione a scuola.
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