Si è aperta con un ricordo
dell'ex presidente Marcello Russo, scomparso a 91 anni, la
seduta odierna del Consiglio regionale d'Abruzzo. Il presidente
Lorenzo Sospiri, nel ricordarlo, ha detto: "E' una scomparsa
dolorosa, e se noi oggi siamo seduti qui è grazie sia a una
stagione legata al regionalismo che vide protagonisti uomini
come Russo sia perché gli strumenti che regolano la nostra
attività e le regole democratiche, come lo Statuto e il
Regolamento, ci sono stati lasciati in eredità proprio da
personalità come l'ex presidente Russo. Vadano le mie
condoglianze personali e quelle dell'intera Assemblea
legislativa alla sua famiglia".
Sospiri ha poi chiesto all'aula di osservare un minuto di
silenzio. Marcello Russo, avvocato ed esperto legislatore, ha
ricoperto la carica di presidente del Consiglio regionale nella
Prima Legislatura (1970-1975) per il periodo dal 9 ottobre 1975
all'1 marzo 1977, succedendo a un altro 'padre fondatore' della
Regione Abruzzo, Emilio Mattucci. Durante il suo mandato, Russo
ha favorito il varo di importanti provvedimenti legislativi;
oltre alla carica di presidente del Consiglio regionale ricoprì
quella di Vice presidente della Giunta, di assessore agli Enti
locali e assessore per la Programmazione e le Finanze (nell'arco
di 10 anni). Aveva contribuito in modo considerevole alla
stesura dello Statuto abruzzese, la realizzazione più
importante degli anni '70, come lui stesso lo definisce
ricordando quegli anni: "Fu un'avventura pionieristica per tutti
noi che non avevamo nessuna esperienza regionale. Era la prima
volta che si provava a governare la Regione in senso moderno".
Era stato anche testimone dei moti aquilani. Nel suo discorso di
insediamento da presidente del Consiglio, nel 9 ottobre 1975,
diceva: "E' evidente che la Regione non possa limitarsi ad
operare nel vecchio sistema di funzionamento dei pubblici
istituti. Sicché il Consiglio si pone come il massimo
rappresentante, non solo dell'Ente Regione, ma della comunità
regionale abruzzese e della necessità di un diverso e più
aggiornato funzionamento degli strumenti pubblici in essa
operanti". Ha ricoperto anche il ruolo di consigliere
provinciale e vice sindaco di Francavilla al Mare (Chieti).
Avvocato e fine giurista. professore e decano degli
amministrativisti, presidente della Corte penale di Chieti,
presidente dell'associazione Avvocati amministrativi e autore di
numerose pubblicazioni.
Nel 2018, aveva partecipato a Palazzo dell'Emiciclo alla
presentazione di una pubblicazione curata dall'Ufficio Stampa
sui presidenti dell'Assemblea legislativa nel corso della quale
dichiarò: "Programmare significa accontentare e scontentare.
Quindi il politico che vive di consensi dev'essere capace di
attraversare momenti di impopolarità. Ma ci vuole il coraggio
del salto lungo e non di quello breve".
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