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Rifiuti Piano d'Orta rimossi confermano grave inquinamento sito

Rifiuti Piano d'Orta rimossi confermano grave inquinamento sito

Concentrazioni elevate di piombo, rame e arsenico

PESCARA, 10 maggio 2022, 13:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Sono state rimosse 155 tonnellate a fronte delle 285 del cumulo di rifiuti nell'area pubblica confinante con il sito ex Montecatini, in via Anelli a Piano d'Orta, nel territorio di Bolognano e sono state effettuate attività di caratterizzazione e accertamento della qualità ambientale. Come temevamo, i materiali campionati sono interessati dal superamento dei limiti di legge: Arsenico, Cadmio, Cobalto, Piombo, Rame e Zinco ed evidenziano la presenza di ceneri di pirite, residui di produzione industriale". Lo ha detto il capogruppo di FdI in Consiglio regionale d'Abruzzo Guerino Testa, nella conferenza stampa, convocata con il sindaco di Bolognano Guido Di Bartolomeo, per fare sui lavori di rimozione iniziati il 16 marzo.
    "Purtroppo le conferme sono perfino peggiori di quelle da noi paventate - ha commentato Di Bartolomeo - Non avevamo dubbi sull'elevato livello di inquinamento ambientale con conseguenti rischi per la salute. Danni già procurati; l'atto illecito fu compiuto tra 2012 e 2014. L'impossibilità, all'epoca degli accertamenti, di risalire agli autori del reato, non può più bastare. Grazie alla rimozione della prima parte dei rifiuti ho potuto riaprire la strada, ma resta il danno anche patrimoniale.
    Ho inviato i risultati delle analisi anche all'assessorato regionale alla Salute perché l'allarme è elevato e i casi di malattie gravi e di forme di allergie cutanee che continuano a colpire i cittadini di Piano d'Orta meritano attenzione subito.
    Ritengo sia necessario estendere la perimetrazione del Sin inquinato".
    Nel dettaglio è entrato il tecnico nominato dal Comune, il geologo Giovanni Ciccone. "Le operazioni sono state svolte dal Comune previo accordo con la Regione, Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche. I riscontri ottenuti sono preoccupanti e non si può escludere la contaminazione anche delle falde acquifere. Per questo il Comune ha comunicato al ministero per la Transizione Ecologica la disponibilità a eseguire ulteriori accertamenti in contradditorio con ARTAAbruzzo".
    "Siamo già al lavoro per reperire altri 120 mila euro - ha concluso Testa - necessari per completare tutti gli interventi utili nel più breve tempo possibile".
   

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