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Italcementi punta a neutralità carbonica entro il 2050

Presentati nuovi prodotti eco.build improntati a sostenibilità

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La riduzione, entro il 2025, del 30 per cento delle emissioni di anidride carbonica nel ciclo di produzione del cemento, fino all’obiettivo ancora più ambizioso della neutralità carbonica entro il 2050. Essere guida del cambiamento nella sostenibilità ambientale è lo scopo di Italcementi, azienda leader dei materiali di costruzione, che oggi nella sede di Assimpredil Ance di Milano ha presentato la nuova linea di prodotti eco.build, ovvero cementi e calcestruzzi sostenibili e di qualità, studiati insieme a Calcestruzzi con l’obiettivo di ridurre l’anidride carbonica e dare vita a un’economia circolare.
Una gamma di prodotti che consentirebbe di evitare l’escavazione di 15 milioni di tonnellate all’anno di materiali, con una importante riduzione nell’utilizzo di risorse naturali, mantenendo alti gli standard qualitativi e a costi competitivi.
“La nostra ricerca si è indirizzata negli ultimi anni su quella che è la grande sfida di oggi per tutti noi: la sostenibilità. Le soluzioni costruttive sviluppate nei nostri laboratori di ricerca e innovazione saranno il vantaggio competitivo del futuro e progetteranno il mercato italiano dell’import”, ha affermato Roberto Callieri, ad di Italcementi. Anche Regina De Albertis, la presidente di Assimpredil Ance ha sottolineato che “oggi il miglioramento tecnico volto alla riduzione di CO2 è un tassello importantissimo per il raggiungimento della sostenibilità del nostro settore”.
La nuova linea nasce da un percorso che parte dalla produzione di cemento dall’utilizzo di materiali di recupero in sostituzione delle materie prime naturali provenienti dalle attività estrattive (cave e miniere) come calcare, argilla e scisti. Fra i materiali alternativi utilizzati, i materiali non pericolosi provenienti da altri settori industriali, per arrivare allo studio di calcestruzzi che nel loro mix design utilizzano materiali da costruzione e demolizione – tutti sottoposti a rigidi tracciamenti – in sostituzione degli aggregati naturali. Italcementi ha diviso in tre livelli misurabili il contributo alla riduzione della Co2: il contenuto di clinker, il contenuto di materie prime seconde provenienti da altri cicli produttivi e le performance ambientale di prodotto, mantenendo la qualità e la sicurezza di sempre e a costi competitivi.
Calcestruzzi ha studiato prodotti in coerenza con i Criteri Ambientali Minimi Cam, richiesti nelle gare pubbliche, che prevendono il 5% di materiali riciclato, per arrivare a percentuali di sostituzione più alte per altri progetti in cui sono richiesti materiali in grado di soddisfare protocolli di certificazione nazionali e internazionali come Leed, Itaca o Envision. Gli impianti di produzione del cemento e del calcestruzzo, inoltre, sono certificati Csc, lo standard internazionali che certifica l’approvvigionamento responsabile. Oltre 40 prodotti proposti alle imprese e ai progettisti sono dotati di Epd (dichiarazione ambientale di prodotto), con l’applicazione della metodologia Lca, un certificato di garanzia della misura della sostenibilità dell’opera finale. A questi si aggiungono i prodotti low carbon, studiati prima per ridurre le emissioni di CO2 per poi arrivare poi a calcestruzzo “net zero carbon”.
Tra i prodotti già disponibili sul mercato e che saranno presenti a MadeExpo, la fiera dell’edilizia e delle costruzioni in programma a Milano-Rho dal 22 al 25 novembre 2021, ci sono ‘i.idro Drain’, un calcestruzzo progettato per garantire il rispetto del ciclo naturale dell’acqua e con una grande capacità drenante, nonché ‘i.power Rigenera’, un prodotto sviluppato per la rigenerazione delle infrastrutture esistenti, e in grado di ridurre drasticamente le necessità di demolizioni dei ponti.

In collaborazione con:
ITALCEMENTI S.p.A.

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