(ANSA) - ROMA, APR 14 - Il tasso di occupazione con la
pandemia nel 2020 cala in tutta Europa ma in Italia cala di più
della media, soprattutto per le donne, nonostante il massiccio
ricorso agli ammortizzatori sociali. Inoltre al paese spetta il
primato per i giovani Neet e gli sfiduciati.
Secondo i dati Eurostat, in Italia il tasso di occupazione è
sceso dal 59% del 2019 al 58,1% a fronte di un calo in Ue dal
68,5% al 67,7%. L'Italia ha il dato peggiore dopo la Grecia. Per
le donne il calo è più ampio, dal 50,1% al 49% (-1,1 punti) a
fronte della diminuzione dal 63,1% al 62,5% della media Ue (-0,6
punti). In media il tasso di occupazione femminile italiano è di
13,5 punti sotto la Ue.
Tra le donne tra i 15 e i 64 anno quindi nel 2020 risultava
al lavoro meno di una su due, il dato peggiore dopo la Grecia
(al 47,5%) ma soprattutto lontanissimo da quello della Germania
che secondo i dati provvisori addirittura migliora la
percentuale al 73,2%. Per gli uomini in Italia il tasso di
occupazione cala in maniera meno evidente (dal 68% al 67,2%)
fissandosi a 5,7 punti in meno rispetto alla media Ue (72,9%).
Questi dati tengono conto del fatto che si sono persi posti di
lavoro soprattutto nei servizi e nel lavoro a termine, settori
con una più ampia presenza femminile.
Nel complesso in Italia in media 2020 tra i 15 e i 64 anni
risultavano occupati 22.223.000 persone con un calo di 464.000
unità rispetto al 2019. Nello stesso periodo la Francia ha perso
248.000 posti scendendo a 26,56 milioni di occupati. La Germania
ha perso 626,000 occupati ma con oltre 40 milioni di persone al
lavoro.
Quanto ai dati sui Neet: i ragazzi italiani tra i 15 e i 29
anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in
percorsi di formazione sono passati dal 22,1% del 2019 al 23,3%
nel 2020. Mentre le persone disponibili a lavorare ma non in
cerca di occupazione sono 3.045.000, oltre un terzo del totale
europeo. (ANSA).