"La mia tesi è che abbiamo bisogno
di un nuovo paradigma economico. Il concetto che abbraccia tutto
è lo sviluppo sostenibile". Così l'economista Jeffrey D. Sachs
nel corso della lecture dal titolo "Ecologic Transition and
Social Inclusion: Towards a New Economic Paradigm" tenuta
all'Università Cattolica del Sacro Cuore nell'ambito delle
iniziative per il centenario dell'ateneo.
L'evento è stato introdotto dal rettore Franco Anelli mentre
i lavori sono stati coordinati da Massimo Bordignon, docente di
Scienza delle finanze nella facoltà di Economia.
Oggi "siamo più ricchi di cento anni fa - aggiunge Sachs - ma
non siamo più buoni. Dal punto di vista economico non siamo un
mondo buono. Tre miliardi di persone non possono mangiare in
modo sano ma questa notizia non la troviamo tra le notizie di
tutti i giorni. E questo perchè non interessa e il sistema non
reagisce. Questo non è un problema che risolviamo la settimana
prossima con il G20, anche se spero che l'argomento sia
nell'agenda".
Lo sviluppo sostenibile significa un "mondo in cui la
prosperità è condivisa e c'è giustizia sociale per tutti. O,
come dice l'Onu, dove nessuno viene lasciato indietro",
evidenzia Sachs. La nuova economica dovrebbe essere "quella
della sostenibilità. Di una collaborazione pacifica sul nostro
pianeta. Il nostro Pil dovrebbe essere riorientato per il bene
comune e per il benessere di tutti. L'etica di cui abbiamo
bisogno per il ventunesimo secolo non è solo lo sviluppo
sostenibile ma deve essere un'etica globale in un mondo
interconnesso. Questa è la nostra sfida, dobbiamo trovare le
basi in cui i Paesi del mondo possano trovare il loro concetto
di bene".
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