Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

8 marzo: femministe 'occupano' un tram a Torino

8 marzo: femministe 'occupano' un tram a Torino

"Reclamiamo il diritto a essere liberi di muoverci e respirare"

TORINO, 08 marzo 2023, 14:41

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una cinquantina di attiviste del movimento femminista 'Non una di meno', che avevano partecipato questa mattina al presidio davanti all'Iveco di Torino, sono salite, rivendicando il fatto di non avere pagato il biglietto, sul tram della linea 4 di Torino inscenando una protesta: "Nella giornata di sciopero transfemminista globale, siamo in piazza anche per reclamare il diritto per tutti a una città in cui essere liberi di muoverci e di respirare", hanno detto al megafono.
    "Oggi scioperiamo - spiega Virginia di 'Non una di meno' - perché vogliamo un trasporto pubblico gratuito e accessibile a tutti, perché non vogliamo ammalarci per l'aria che respiriamo, perché siamo stanche di attese infinite e mezzi sovraffollati e di mettere il nostro tempo al servizio di un sistema che sfrutta, inquina e fa profitti per pochi sulle spalle di molti".
    "Sappiamo anche - aggiunge Virginia - che la possibilità di muoversi nello spazio urbano non è uguale per tutti i corpi e che anche i mezzi pubblici possono essere luogo di molestie o violenze. Non vogliamo - continua - più controlli o più sicurezza, non ci sentiamo tutelate da telecamere di sorveglianza, controllori e forze dell'ordine a bordo; rifiutiamo la narrazione classista e razzista che viene costruita attorno a questa linea e alle periferie come luoghi non sicuri, perché sappiamo che la violenza sulle donne e le violenze di genere non conoscono confini o quartieri", concludo da 'Non una di meno', che sono scese dal tram quando questo è arrivato in centro.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza