I nuovi contratti di lavoro nelle
aziende della green economy sono stati il 35,7% in Italia nel
2020, e anche nell'anno della pandemia il settore verde
dell'economia ha confermato le perfomance del 2019, sia negli
investimenti che nell'occupazione. E' questo il dato piu'
significativo che emerge dal rapporto annuale GreenItaly di
Fondazione Symbola e Unioncamere, presentato stamani a Roma.
La green economy occupa in Italia 3 milioni e 141mila persone,
il 13,7% degli occupati. Sono 441.000 le imprese che negli
ultimi 5 anni hanno investito sull'economia verde, il 31,9%. Il
rapporto conferma che l'Italia e' leader in Europa per
l'economia circolare, con il 79,4% di percentuale di riciclo sul
totale dei rifiuti, il doppio della media europea. Le fonti
rinnovabili nel nostro paese soddisfano il 37% dei consumi
elettrici.
Il 2020 ha mostrato nuovi record di potenza elettrica
rinnovabile installata nel mondo, pari all'83% della crescita
dell'intero settore elettrico nell'anno. In Italia - nel 2020 -
il 37% dei consumi elettrici è stato soddisfatto da fonti
rinnovabili, con una produzione di circa 116 TWh. Tuttavia, la
potenza installata è ancora distante dai target di neutralità
climatica previsti per il 2030. A fine 2020 risultano in
esercizio in Italia circa 950.000 impianti di produzione di
energia elettrica da fonti rinnovabili, per una potenza
complessiva di oltre 56 GW. Di questi impianti, quasi 936.000
sono fotovoltaici, circa 5.700 eolici, mentre i restanti sono
alimentati dalle altre fonti (idraulica, geotermica,
bioenergie).
Sono oltre 441 mila le aziende che nel quinquennio 2016-2020
hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti green:il
31,9% delle imprese nell'industria e nei servizi ha investito,
nonostante la crisi causata dalla pandemia, in tecnologie e
prodotti green, valore che sale al 36,3% nella manifattura.
Queste imprese hanno un dinamismo sui mercati esteri superiore
al resto del sistema produttivo italiano, innovano di più e
producono più posti di lavoro: con specifico riferimento alle
imprese manifatturiere (5-499 addetti), nelle eco-investitrici
la quota di esportatrici è pari al 31% nel 2021, contro un più
ridotto 20% di quelle che non hanno investito. Anche sul fronte
dei fatturati il 14% delle imprese investitrici attende un
aumento di fatturato per il 2021, contro un 9% delle altre.
I contratti relativi ai green jobs - con attivazione 2020 -
rappresentano il 35,7% dei nuovi contratti previsti nell'anno.
Siamo leader nell'economia circolare con un riciclo sulla
totalità dei rifiuti - urbani e speciali - del 79,4% (2018): un
risultato ben superiore alla media europea (49%) e a quella
degli altri grandi Paesi come Germania (69%), Francia (66%) e
Regno Unito (57%) con un risparmio annuale pari a 23 milioni di
tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate
equivalenti di CO2 nelle emissioni (2018) grazie alla
sostituzione di materia seconda nell'economia.
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