(di Stefano Secondino)
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - L'Italia a parole si impegna a
rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione della Ue, ma poi
la realtà è un'altra. Nel 2021 le emissioni di gas serra
aumenteranno del 6%, l'installazione di nuove rinnovabili è
quasi ferma, le auto elettriche sono poche. Per questo le
aziende italiane della green economy chiedono una legge apposita
sul clima.
La Relazione annuale sull'economia verde italiana, presentata
oggi agli Stati generali della Green Economy, alla fiera
Ecomondo di Rimini, lancia l'allarme con la forza dei numeri. A
preparare la ricerca è stata la Fondazione Sviluppo Sostenibile
dell'ex ministro dell'Ambiente Edo Ronchi, per conto del
Consiglio nazionale della green economy, la rete delle
associazioni di impresa del settore.
Le emissioni di gas serra in Italia nel 2021 hanno ripreso a
crescere dopo la frenata della pandemia, si stima del 6%.
Secondo la Relazione, per recepire gli obiettivi europei
l'Italia dovrebbe tagliare le proprie emissioni del 26,2% nei
prossimi 10 anni, riducendole del 2,6% all'anno.
Negli ultimi cinque anni l'installazione di rinnovabili si è
quasi fermata. Colpa dei processi autorizzativi troppo lunghi e
delle opposizioni popolari ai nuovi impianti, specie le pale
eoliche. L'energia del vento è stata la più colpita, con un
-7,8%. Oggi in Italia si installano solo 0,8 giga di rinnovabili
all'anno, quando per raggiungere i target europei ne
servirebbero 8.
Siamo sempre campioni d'Europa in economia circolare: primi
per produttività delle risorse, secondi per tasso di riciclo dei
rifiuti e utilizzo di materiale riciclato. Però da noi le auto
elettriche sono solo il 4,3% delle nuove immatricolazioni:
60.000 veicoli, ben lontane dall'obiettivo di 6 milioni di auto
nuove al 2030.
L'Italia è al secondo posto in Europa per prelievo pro capite
di acqua potabile, e il consumo di suolo nel nostro paese avanza
di 15 ettari al giorno, 2 metri quadrati al secondo.
L'agricoltura biologica continua ad aumentare, ed è arrivata al
15% della superficie coltivata. Ma le emissioni di gas serra
dall'agricoltura non scendono da dieci anni.
Se l'Italia rallenta nella transizione ecologica, la crisi
climatica non si ferma. Nel 2020 gli eventi estremi connessi al
clima nel nostro paese sono stati quasi 1.300. Nel 2011 erano
meno di 400.
Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani,
in un videomessaggio inviato agli Stati generali prova a vedere
il bicchiere mezzo pieno: ""Nonostante la pandemia, non c'è
stato in Italia uno stop degli investimenti green. Oltre il 70%
delle grandi imprese ha fatto investimenti importanti in questo
settore". Tuttavia, ammette che "sulle rinnovabili è necessario
uno sforzo enorme".
Le 68 associazioni di impresa del Consiglio nazionale della
green economy chiedono ora a governo e parlamento una legge sul
clima, come c'è in Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna. Un
provvedimento che fissi target annuali di decarbonizzazione e
impegni vincolanti per singoli territori e settori produttivi,
per dare un'accelerazione a una transizione ecologica che
arranca.
"L'Italia non deve perdere questa occasione - ha concluso Edo
Ronchi -. Deve puntare, con più decisione, a far parte delle
locomotive europee della green economy". (ANSA).