Extreme E, la serie automobilistica
per vetture elettriche, progettata per aumentare la
consapevolezza sui cambiamenti climatici, e la Fondazione Enel,
il think tank sulla transizione energetica, hanno confermato
oggi il loro primo progetto di ricerca scientifica congiunto che
si svolgerà nel laboratorio scientifico appositamente costruito
a bordo del paddock galleggiante e quartier generale della
serie, la St. Helena.
Extreme E ha lavorato sin dall'inizio con la Fondazione Enel,
partner scientifico fondatore del campionato, e lo scorso anno
le due organizzazioni hanno collaborato per lanciare il bando di
ricerca del campionato chiamato "Racing for the Planet". Con
tale bando si invitavano ricercatori scientifici internazionali
a fare domanda per condurre ricerche a bordo della nave con lo
scopo di migliorare le conoscenze sulle conseguenze dei
cambiamenti climatici e/o sulle strategie di adattamento e
mitigazione per gli oceani del mondo e il Pianeta.
Il progetto, guidato dal belga Alexander Vanhaelen, 24 anni,
è incentrato sullo studio delle alterazioni della vita marina
dovute ai cambiamenti climatici. Alexander si unirà al viaggio
della St. Helena, in partenza all'inizio di settembre dalla
Groenlandia, dove si terrà l' Arctic X Prix. Alexander sarà
assistito a bordo da Adam Pantelis Galatoulas. Entrambi gli
scienziati stanno attualmente studiando biologia marina presso
l'Università dell'Algarve, in Portogallo. I due studiosi
filtreranno l'acqua di mare durante l'ultimo viaggio della St.
Helena per ottenere il DNA rilasciato da organismi marini e,
sequenziando questo DNA, cercheranno di stabilire come la vita
marina sia cambiata in varie parti dell'oceano soggette a
condizioni di vita diverse. L'obiettivo è quello di creare un
inventario globale delle specie di vertebrati per arricchire le
banche dati esistenti.
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