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Rifiuti marini nel Mediterraneo, via progetto internazionale

Rifiuti marini nel Mediterraneo, via progetto internazionale

Capofila Plastic Buster Cap è Ateneo senese, meeting il 26/1

FIRENZE, 24 gennaio 2022, 17:21

Redazione ANSA

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La lotta ai rifiuti marini nel Mediterraneo attraverso un approccio di gestione integrato e strategico. E' il progetto internazionale Plastic Busters Cap, di cui è capofila l'Università di Siena. Il 26 gennaio si terrà un incontro iniziale, online, fra i partner per l'avvio delle attività.
    Il Mediterraneo, si ricorda, "è uno dei mari più colpiti dai rifiuti marini al mondo ed è urgente l'implementazione di misure di prevenzione e mitigazione". Il progetto Plastic Busters Cap, coordinato da Maria Cristina Fossi, "mira a facilitare i decisori e le parti interessate nell'affrontare efficacemente il problema dei rifiuti marini. Il progetto contribuirà a migliorare i servizi ecosistemici attraverso una riduzione di rifiuti marini e inquinamento da plastica nel Mar Mediterraneo e alla riduzione delle emissioni di gas serra con il miglioramento delle tecniche di smaltimento delle materie plastiche". Plastic Busters Cap è un progetto della durata biennale, con un budget totale di 1.109.976,27 milioni di euro ed è cofinanziato dall'Ue nell'ambito del Programma Eni Cbc Med 2014-2020. La ricerca riunisce partner di sette paesi della regione mediterranea, in particolare da Egitto, Grecia, Italia, Giordania, Libano, Spagna e Tunisia.
    L'iniziativa del 26 gennaio sarà aperta dai saluti del rettore di Siena Francesco Frati e di Fossi e vedrà la partecipazione di keynote speakers tra cui Joumana Sweiss e Laura Righi, di Eni Cbc Med programme, Alessandra Sensi, di Union for Mediterranean.
   

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