Per la Giornata Mondiale della
Biodiversità, che si celebra domenica 22 maggio, l'Ente
Nazionale Protezione Animali avanza una serie di richieste al
ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, al
ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e alle
Regioni.
A Cingolani, scrive la consigliera Enpa Annamaria Procacci,
la ong chiede di "rivedere radicalmente le sue sconvolgenti
posizioni sui dati delle migrazioni dell'avifauna e sulla
inaccettabile cacciabilità della tortora e delle specie in grave
declino numerico; di adoperarsi per porre un freno alla campagna
di sterminio dei cinghiali avanzata da più parti con il pretesto
della Peste Suina Africana; di difendere la legge nazionale
sulla protezione della fauna, la 157 del 1992".
"Al ministro delle Politiche Agricole Patuanelli - continua
Procacci - ricordiamo la inderogabile necessità di procedere
alla riconversione degli allevamenti intensivi, di devastante
impatto climatico e ambientale, in cui languono milioni e
milioni di animali nutriti con i prodotti agricoli- mais soia,
ecc - che derivano anche dalla deforestazione, soprattutto
dell'Amazzonia".
Alle Regioni Enpa chiede di "emanare calendari venatori -
entro il 15 giugno - finalmente rispettosi delle regole
europee, nazionali e del mondo scientifico su specie e tempi di
caccia, senza quei condizionamenti e quelle pressioni da parte
del mondo venatorio di cui spesso si sono fatte vittime
compiacenti". "Ci chiediamo - conclude Procacci - come si
concilia la Convenzione di Rio con la guerra ai lupi e agli orsi
avanzata dalla Lega?".
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