di Amalia Angotti
(ANSA) - TORINO, 01 OTT - Il gruppo belga Punch punta con
decisione sull'innovazione e sulle nuove tecnologie per la
mobilità del futuro, come l'idrogeno. I primi risultati sono già
visibili nel tour - organizzato in occasione del Punch
Technology Day - attraverso i nuovi progetti, tra i quali un
prototipo di pick up e un'imbarcazione, entrambi con
motopropulsione a idrogeno.
Il motore a idrogeno, sviluppato a Torino nell'ex centro
engineering di General Motors, nella cittadella politecnica,
potrà essere messo in produzione nel 2025, hanno annunciato
Guido Dumarey, presidente e fondatore del gruppo belga e
Pierpaolo Antonioli, chief technology officer. Per il suo
sviluppo l'investimento ammonta a circa 40 milioni di euro,
mentre due milioni di euro sono serviti per la conversione del
diesel in idrogeno e per i test. "L'obiettivo - hanno spiegato
Dumarey e Antonioli - è soddisfare le moderne esigenze di
mobilità collettiva, individuale e commerciale grazie a
soluzioni a zero impatto ambientale".
Non solo idrogeno, ma anche intelligenza artificiale, che per
esempio garantisce sicurezza al monopattino elettrico di Punch
grazie a un sistema di allarmi. E c'è un posto anche per il
diesel, "che non è affatto morto, ma fino al 2030 sarà prodotto
globalmente in misura ancora elevata", sottolinea Antonioli. Tra
le novità anche la joint venture con Magneti Marelli per
produrre assali elettrici e sistemi elettrici di propulsione per
auto elettriche e ibride.
"Non basta parlare di tecnologie, sono necessarie le
normative che sostengano la transizione. Ognuno deve fare la sua
parte. Creare un ecosistema dell'innovazione e del prodotto è un
compito essenziale che le istituzioni devono prendersi in carico
per aiutare il mondo imprenditoriale a tenere il passo in un
ambiente altamente dinamico e competitivo, ha detto Antonioli
che domani riceverà il ministro dello Sviluppo Economico
Giancarlo Giorgetti.
"Se non riusciamo a mantenere in Italia quelle imprese
estere, che dovranno sopportare dei costi per andare via, è
evidente che non riusciremo nemmeno ad attrarre nuovi
investitori che portino valore aggiunto per l'Italia. Bisogna
fare in modo che chi si è già insediato in Italia continui a
investire nel nostro Paese. Come sta dimostrando Punch Torino"
osserva Barbara Beltrame Giacomello, vice presidente di
Confindustria per l'Internazionalizzazione. (ANSA).