(ANSA) - ROMA, 19 OTT - La transizione ecologica sta a cuore
agli italiani: sanno cosa sia, che rischi comporterebbe non
attuarla, quali opportunità da essa derivano. L'85% dei
cittadini ritiene infatti che, se il processo si arenasse,
significherebbe versare "lacrime e sangue" per i costi elevati
che si dovranno pagare per i danni rilevanti che già si vedono e
che aumenteranno notevolmente nel corso degli anni. E ancora,
per circa 8 italiani su 10 (79%) basterebbe solo ritardare
l'attuazione della transizione ecologica, per dover fronteggiare
l'aggravamento della crisi climatica, con eventi atmosferici
estremi sempre più frequenti, risorse naturali sempre più scarse
e un Pianeta sempre meno vivibile.
Questo lo scenario disegnato dall' indagine Ipsos
"Percezione, costi e benefici della transazione ecologica" che
indaga sul livello di consapevolezza degli italiani nei
confronti della transizione ecologica pilastro del PNRR (Piano
nazionale di ripresa la resilienza), e della green economy,
realizzata per conto della Fondazione per lo sviluppo
sostenibile e Italian Exhibition Group-Ecomondo, in vista della
decima edizione degli Stati Generali della Green economy, che si
svolgono il 26 e 27 ottobre prossimo a Rimini nell' ambito di
Ecomondo Key Energy.
"Con la pandemia, l'avvio della ripresa e il lancio del Green
Deal europeo si registra un salto di qualità nella
consapevolezza ecologica degli italiani - ha dichiarato il
Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo
Ronchi -. Mentre a livello politico sono state numerose le
cautele dichiarate sulla transizione ecologica , 'troppo
costosa', 'non prioritaria perché vi sono anche tante altre
questioni', questa indagine non lascia dubbi :la transizione
ecologica è necessaria e conveniente e gode di un ampio sostegno
dell'opinione degli italiani". (ANSA).