(ANSA) - ROMA, 01 FEB - Aziende agricole sempre più
sostenibili rispetto al periodo pre-Covid. A dirlo è 56,7% degli
imprenditori nel dichiarare un deciso aumento dell'importanza
attribuita ai temi ambientali, ma anche a quelli sociali (47,9%)
e alla gestione del rischio e delle relazioni di filiera (45%).
E' quanto emerge dalla seconda edizione del Rapporto di
Agricoltura100 di Reale Mutua e Confagricoltura, condotto su un
campione di oltre 2 mila imprese. Attraverso l'indice
AGRIcoltura100 viene misurato il livello di sostenibilità delle
aziende sulla base delle iniziative adottate in tutte le aree.
Un quadro da cui emerge la profonda consapevolezza di come sta
cambiando l'agricoltura e l'interdipendenza tra sostenibilità e
innovazione tecnologica. Lo dimostrano i risultati raggiunti nel
2021, quando le imprese con un livello di sostenibilità alto e
medio-alto sono passate dal 48,1% al 49,1% del totale, mentre
quelle dove è ancora limitato scendono dal 17 %al 12,7%. Per
quanto riguarda le azioni messe in campo dalle imprese, al primo
posto c'è il miglioramento nell'utilizzo delle risorse acqua,
suolo ed energia (98,8%); seguono la tutela della qualità e
della salute alimentare (91,5%), la gestione dei rischi (76,5%),
la sicurezza sul lavoro (66,8%) e la valorizzazione del capitale
umano (64,4%). "Attraverso Agri100 - ha dichiarato il direttore
generale di Reale Mutua, Luca Filippone, intendiamo generare
impatti positivi, misurabili e addizionali coniugando
innovazione e human touch". Secondo il presidente di
Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, "la seconda edizione
del rapporto dimostra con ancora più evidenza la forte
connessione tra sostenibilità e l'innovazione", precisando come
le misure volute da Confagri per il rinnovamento tecnologico con
Agricoltura 4.0, stanno accompagnando con successo le imprese
agricole verso una maggiore competitività anche sul fronte della
sostenibilità ambientale. (ANSA).