(ANSA) - ROMA, 17 MAG - Un'indagine di Greenpeace Francia
sostiene che i giganti russi degli idrocarburi Gazprom e Lukoil
e l'azienda nucleare di stato russa Rosatom abbiano influenzato
la definizione della cosiddetta "Tassonomia verde", un elenco
delle attività definite come eco-compatibili - e dunque
finanziabili - dall'Unione Europea.
La ricerca di Greenpeace Francia afferma che le aziende
energetiche russe hanno incontrato commissari europei e alti
dirigenti della Commissione, sia direttamente che tramite
aziende controllate o lobbisti ad esse collegate. Si contano
almeno diciotto incontri dalla pubblicazione, nel marzo 2018,
del Piano d'Azione della Commissione sulla finanza sostenibile.
L'indagine mostra come, grazie all'aumento di quantitativi di
gas in Europa, che potrebbe essere favorito proprio dalla
Tassonomia verde, la Russia potrebbe guadagnare quattro miliardi
di euro in più all'anno, con un saldo positivo di 32 miliardi di
euro al 2030. Inoltre, l'inclusione del nucleare nella
Tassonomia permetterebbe a Rosatom di assicurarsi una fetta dei
500 miliardi di euro previsti per l'espansione del nucleare
nell'Unione Europea.
«Gazprom, Rosatom e Lukoil hanno organizzato una campagna per
far sì che il gas e il nucleare ottenessero l'etichetta di
sostenibilità dell'UE, rafforzando il potere geopolitico di
Putin e rendendo l'Europa più dipendente dall'energia russa per
i decenni a venire», dichiara Ariadna Rodrigo di Greenpeace UE.
«I crimini commessi dall'esercito di Putin in Ucraina sono un
crudele promemoria di come la dipendenza dell'Europa dal gas
fossile e dall'energia nucleare contribuisca attivamente alla
guerra e alle violazioni dei diritti umani». (ANSA).