Positivi raddoppiati rispetto a
ieri in Calabria ma sempre sotto la soglia dei cento. Sono 66
(erano 32), con 2.416 tamponi eseguiti, i casi riscontrati nelle
ultime 24 ore. Nessun nuovo decesso perché quello che è stato
conteggiato oggi dal Bollettino diffuso dalla Regione, è
avvenuto a domicilio e risale al 4 maggio scorso. Il ritardo
nella comunicazione, è stato spiegato, è dovuto al fatto che
l'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza lo ha rilevato
soltanto adesso tramite il flusso delle schede Istat. Il totale
delle vittime dall'inizio della pandemia sale, pertanto, a
1.214.
In crescita è il tasso percentuale tamponi e positivi che tocca
il 2,73 dopo il calo di ieri. Calano i ricoveri nei reparti, -8
(140), mentre rimangono stabili i degenti della terapia
intensiva. Si contano più guariti 411 (59.717) e diminuiscono di
338 unità gli isolati a domicilio (7.267).
Tra mascherine e distanziamento è iniziata per circa 25 mila
maturandi calabresi, molti dei quali hanno avuto la possibilità
di vaccinarsi almeno con la prima dose, la fase degli esami.
Prova unica, solo orale, in conseguenza delle limitazioni dovute
alla pandemia. Negli istituti dove si stanno svolgendo gli esami
sono in atto controlli molto rigorosi per il rispetto delle
prescrizioni.
Intanto la cronaca ripropone nuovi casi di false attestazioni
per ottenere i buoni spesa Covid. Nel Vibonese, in 350 sono
stati denunciati in stato di libertà e, tra questi, 296 anche
per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Tra
loro ci sono anche affiliati alla 'ndrangheta che avevano
certificato il falso pur di ottenere i sussidi destinati a
nuclei familiari in condizioni di indigenza. Per ottenere i
buoni sono state fornite informazioni non veritiere.
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