Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Documenti falsi a migranti: indagini dopo attentati Parigi

Documenti falsi a migranti

Documenti falsi a migranti: indagini dopo attentati Parigi

(v. "Documenti falsi per immigrati clandestini..." delle 6:11)

NAPOLI, 05 maggio 2021, 09:08

Redazione ANSA

ANSACheck

Documenti falsi a migranti: indagini dopo attentati Parigi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti falsi a migranti: indagini dopo attentati Parigi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Documenti falsi a migranti: indagini dopo attentati Parigi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono scattate dopo gli attacchi terroristici in Francia e in Belgio (tra il 2015 e il 2016), come il blitz alla sede del giornale satirico parigino "Charlie Hebdo" del 7 gennaio 2015 e l'attentato al teatro Bataclan del 13 novembre 2015, le indagini che hanno consentito di individuare e sgominare, con 14 misure cautelari, l'organizzazione criminale che, a Napoli, favoriva l'immigrazione clandestina producendo, dietro compenso, documenti falsi (certificati di residenza, dichiarazioni di ospitalità, certificati di conoscenza della lingua italiana, contratti di lavoro, iscrizioni alla camera di commercio come commerciante, dichiarazioni reddituali fasulle e nullaosta alloggiativi) per ottenere i permessi di soggiorno per l'Italia e, quindi, anche per gli altri Paesi dell'area Schengen.
    A coordinare le indagini è stata la Procura di Napoli che contesta anche il reato di corruzione. A capo dell'organizzazione c'erano il pakistano Iqbal Naveed (proprietario anche dell'internet point sequestrato), per il quale è stato disposto il carcere, e il marocchino Lahoussine Chajaoune, per il quale il gip ha disposto i domiciliari.
    L'organizzazione si estendeva oltre i confini italiani: gli indagati erano infatti in contatto con persone residenti in Belgio e Francia. La documentazione falsa per i permessi di soggiorno, stampata a Napoli, veniva anche fatta pervenire a persone residenti in quei Paesi. Ovviamente tutto dietro compenso. La base dell'organizzazione era stata collocata nell'internet point di Naveed.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza