"Io sono stato presidente due
volte, una volta per otto anni quando c'era Bassolino e poi di
nuovo quando c'era De Luca. Dopo tre mesi ho fatto la stessa
cosa che ha fatto Scurati, me ne sono andato, ho dato le
dimissioni perché c'era un'interferenza continua". Lo ha detto
all'ANSA il sociologo Domenico De Masi che in passato ha diretto
la Fondazione Ravello.
"La Fondazione è una fondazione culturale, quindi chi la
dirige deve avere totale libertà di azione, non può avere
continuamente divieti o indicazioni da parte del potere
politico". De Masi, dunque, condivide la scelta presa da Antonio
Scurati che ha rassegnato le dimissioni. "È una questione di
dignità. Quando un presidente di un festival culturale fa delle
scelte e viene sbugiardato dal Consiglio d'indirizzo per conto
del presidente della Regione, è ovvio. Il presidente della
Regione ha fatto delle dichiarazioni in tv dicendo che pretende
che si eseguano in modo preciso le direttive della Regione.
Questo - ha concluso De Masi - nessun presidente di una
fondazione culturale lo accetterebbe. Io sono preoccupato
soprattutto per Ravello. Essendomi dimesso io tre anni fa,
adesso Scurati per lo stesso motivo, credo che una persona di
spicco non accetterà mai di fare la stessa fine".
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