"Un post di Antonio Bassolino sulla
Fondazione Ravello contiene affermazioni davvero fuori dal
contesto dei fatti'. Lo afferma il vicepresidente della Giunta
regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola. "Vengono
presentate - spiega Bonavitacola - le dimissioni del presidente
della Fondazione come un atto di difesa della propria autonomia.
E si paventa addirittura una forma di censura culturale nei
confronti di altri. Si tratta di affermazioni gravi, ma del
tutto arbitrarie e lontane dalla realtà dei fatti. Occorre
evitare lo stimolo della polemica politica contingente, stando
alla realtà delle cose. Ogni organismo pubblico e' regolato da
norme e procedure che meritano rispetto. E questo vale anche per
una Fondazione culturale. Il presidente della Fondazione ne ha
la rappresentanza e svolge un ruolo importante nelle sue azioni.
Ma non ne e' il sovrano assoluto e neanche il proprietario
esclusivo. E quindi deve agire con rispetto degli altri organi
previsti dallo Statuto. Non è difficile rispettare. Basta
evitare protagonismi, supponenze, permalosità. E si va d'accordo
con tutte le persone di buon senso. Nella vita e negli organismi
pubblici. Ed anche nella definizione dei programmi culturali".
Prosegue il vice presidente della Giunta regionale: "Se invece
c'è allergia per tutto questo, la reazione è di sbattere la
porta. Ognuno è padrone delle sue scelte. Ma evitiamo luoghi
comuni e travisamenti. Il pluralismo delle idee è un bene
prezioso per la nostra comunità. Esso non e' in antagonismo con
il rispetto delle regole. Soprattutto quando si tratta delle
regole di una Fondazione culturalei. Il facile vittimismo, le
trite solidarietà (contro nemici inesistenti), le forzate
caricature sono, per questa volta, davvero fuori luogo, fuori
scala, fuori contesto. Attribuire ad altri posizioni non vere
per poterli criticare è una pratica antica che conosciamo bene".
Bonavitacola conclude sottolineando: "Ho visto che il
segretario Letta ha rivolto un invito permanente per la Festa
dell'Unita'. Comprendo la sua angoscia e le ragioni profonde del
suo gesto di solidarietà umana" riferendosi all'invito social di
Letta a Saviano e Scurati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA