Avevano acquisito il controllo di
società di gestione alberghiera a Rimini e provincia utilizzando
metodi tipici della criminalità organizzata con estorsioni,
usura e armi. Un tentativo di infiltrazioni criminali nel
tessuto economico della Riviera bloccato da una operazione della
Guardia di Finanza di Rimini che questa mattina ha eseguito sei
misure cautelari, di cui due arresti in carcere, uno ai
domiciliari, nonché il sequestro preventivo di beni dal valore
complessivo di oltre 200mila euro. I reati contestati vanno
dall'associazione a delinquere, trasferimento fraudolento di
valori, estorsione, usura, abusiva attività finanziaria, furto
aggravato, detenzione abusiva di armi, favoreggiamento della
prostituzione, simulazione di reato, falso ideologico del
privato in atto pubblico, truffa.
Da questa mattina oltre 50 militari della Guardia di Finanza,
coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Rimini
con il supporto dei reparti territoriali locali di Avellino,
Bari, Caserta, Forlì-Cesena, Milano e Napoli, stanno eseguendo
il provvedimento del Gip di Rimini con cui sono state disposte
anche 13 perquisizioni domiciliari e presso le sedi di
altrettante società.
I particolari dell'operazione, denominata 'Paper moon 2',
scattata in contemporanea in Campania, Puglia e Lombardia, in
una conferenza stampa alle 10.30 al comando provinciale di
Rimini.
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