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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Stoccaggi gas europei mai così bassi da 8 anni

Manutenzioni nel Mare del Nord, tensioni Algeria-Marocco, cresce il peso della Russia. Prezzi sempre in aumento. L’inverno si preannuncia teso (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - A meno di un mese dall’inizio della stagione del riscaldamento, gli stoccaggi gas europei sono ai livelli minimi da 8 anni.


In base ai dati di Gas Infrastructure Europe, allo scorso 31 agosto i volumi nei depositi del Vecchio Continente ammontavano a 747,75 TWh: per riscontrare un valore inferiore nello stesso giorno bisogna tornare al 2013.

Il volume risulta minore del 26,3% a quello del 31 agosto 2020 e del 25,6% allo stesso giorno del 2019.

Leggermente migliore la situazione in Italia, dove il volume stoccato al 31 agosto (162,72 TWh) è il più basso dal 2015 e inferiore dell’11,9 % ai 184,81 TWh di un anno prima e dell’8,9% ai 178,21 TWh del medesimo giorno 2019.

Il basso livello degli stoccaggi europei è dovuto alla continua crescita dei prezzi del gas e alle temperature particolarmente rigide dello scorso inverno, che hanno frenato le immissioni nei depositi. Nelle ultime settimane sono intervenuti anche una serie di problemi che stanno interessando gli approvvigionamenti dal Mare del Nord (in particolare per il riavvio delle manutenzioni dopo il blocco imposto dalla pandemia), arrivati proprio mentre l’uragano Ida dava ulteriore impulso alle quotazioni del gas.

Le prospettive del mercato del gas in vista dell’inverno sono rese ancor più incerte dalla rottura delle relazioni diplomatiche tra Marocco e Algeria, con quest’ultima che ha deciso di approvvigionare la Spagna esclusivamente dal Medgaz.

In Italia potrebbero pesare inoltre le restrizioni all’import dall’Algeria, che a seguito di problemi upstream saranno ridotte del 25% in alcuni giorni almeno fino al 1° ottobre.

Alcuni puntano il dito anche sulla Russia, che starebbe riducendo le forniture all’Europa per stimolare i prezzi. Gazprom ha tuttavia replicato ieri pubblicando i dati dell’export ai Paesi al di fuori dell’ex Urss nei primi 8 mesi del 2021, che indicano un totale di 131,3 miliardi di mc molto vicino al record storico di 133,3 mld mc dello stesso periodo 2018 e in crescita del 19,4% rispetto al gennaio-agosto 2020.

In particolare, informa una nota di Gazprom Export, a fronte di una produzione del gruppo nei primi 8 mesi dell’anno di 337,2 mld mc (+17,9%), le esportazioni sono salite verso tutti i principali mercati: Turchia +173,6%, Germania +39,3%, Italia +15%, Romania +344%, Serbia +123,9%, Polonia +12%, Bulgaria +50,9%, Grecia +15,8%, Finlandia +22,7%.