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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Spagna, “misure shock” contro il caro-energia

Meno imposte e oneri in bolletta (con i proventi Ets), tassa sui “profitti eccessivi”, i grandi produttori dovranno mettere all’asta quest’anno 15.830 GWh, calmierate le tariffe gas, più tutele per i vulnerabili (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - Mentre in Italia e in Europa si discutono le possibili mosse per contrastare il caro-energia, la Spagna presenta un nuovo pacchetto di otto “misure shock”, così definite dalla stessa ministra della Transizione ecologica Teresa Ribera.


Le misure, rese immediatamente operative da un decreto legge approvato ieri dal consiglio dei ministri, tengono fede alla promessa del premier Pedro Sánchez di mantenere nel 2021 il costo della bolletta elettrica allo stesso livello del 2018, vale a dire circa 600 euro all’anno per il consumatore medio in bassa tensione.

Il pacchetto, che si aggiunge alla misure approvate da Madrid lo scorso giugno, contiene norme sia temporanee che di carattere strutturale che combinano interventi generali a beneficio di tutti i consumatori e azioni specifiche a favore di soggetti vulnerabili, famiglie e industrie.

Tra le misure temporanee spiccano quelle fiscali. All’azzeramento della tassa del 7% pagata dalle società di generazione (Ivpee) e alla riduzione dell’Iva sull’elettricità dal 21 al 10% per i consumatori con potenza contrattuale fino a 10 kW, che scadranno a fine anno, si aggiunge adesso la riduzione dal 5,1 allo 0,5% dell’Imposta speciale sull’energia elettrica Iee (il minimo consentito dalla normativa Ue).

Inoltre, i proventi delle aste Ets a copertura degli oneri di sistema nel 2021 salgono dagli 1,1 miliardi di euro sinora previsti a 2 mld €.

Tassa sui "profitti eccessivi"

Il Governo ha poi approvato una riduzione temporanea per un periodo di sei mesi dei “profitti eccessivi” di cui le “centrali non emettitrici di CO2” (nucleari, idroelettriche e alcuni parchi eolici) stanno beneficiando grazie all’aumento dei prezzi elettrici provocato dal rincaro del gas. In questo caso sarà applicata una formula collegata alle quotazioni su MibGas simile a quella già proposta per tali impianti e ora al vaglio del Parlamento. Ai livelli attuali, secondo Ribera, saranno recuperati circa 2,6 mld € fino al 31 marzo 2022, momento in cui si spera che le tensioni nel mercato globale del gas saranno superate.

La ministra ha assicurato che si tratta di “una misura temporanea e straordinaria decisa per ammortizzare una situazione eccezionale e senza precedenti” e che comunque il prelievo sarà limitato al 90% degli utili straordinari ottenuti con prezzi superiori ai 20 €/MWh.

Le misure temporanee avranno un impatto immediato sui consumatori, considerando in particolare il minor carico fiscale e un taglio degli oneri del 96% rispetto al livello attuale che permetterà di ridurre la parte regolata della bolletta del 47,2% per le famiglie e del 24,5% per le industrie.

Tariffe gas calmierate

Quanto al gas, per un semestre sarà calmierato il costo della materia prima nel calcolo delle tariffa di ultima istanza Tur (clienti domestici e Pmi), in modo che l’aumento medio nella prossima revisione trimestrale che scatterà il 1° ottobre sarà del 4,4% invece del previsto 28%. I mancati introiti saranno spostati alle prossime revisioni.

Venendo alle misure strutturali, l’Esecutivo ha introdotto un meccanismo di aste mirato a ridurre il volume di energia che partecipa al mercato all’ingrosso. In pratica, le grandi aziende elettriche dovranno vendere energia in proporzione alla loro quota di mercato agli operatori indipendenti e ai grandi consumatori attraverso contratti di fornitura di almeno un anno.

Endesa, Iberdrola, Naturgy ed Edp metteranno all'asta 15.830 GWh

Nella prima asta, che si terrà entro fine anno, Endesa, Iberdrola, Naturgy ed Edp dovranno offrire 15.830 GWh, pari al 6,3% della domanda elettrica spagnola nel 2020.

La tariffa regolata (Pvpc) incorporerà il prezzo dell’asta di riferimento con una ponderazione massima del 10%, mentre i fornitori che acquisteranno energia in questo modo dovranno indicarlo nelle bollette.

Infine, il decreto legge ha esteso da quattro a dieci mesi il “Suministro mínimo vital”, ovvero il tempo di distacco dei clienti vulnerabili morosi.

Ribera, che la settimana scorsa ha incontrato la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson, ha sottolineato che “la situazione critica dei mercati energetici coincide con il percorso di ripresa post-pandemia ed è prioritario evitare un rallentamento della crescita”, aggiungendo che “le previsioni indicano nei prossimi mesi una spirale senza precedenti che genererà un effetto di amplificazione del prezzo dell’elettricità e avrà un impatto sistemico sul benessere delle famiglie e sull’economia spagnola”.