Quotidiano Energia - L’Agenzia per la coesione territoriale ha aperto ieri le candidature per i progetti che puntano a creare “ecosistemi d’innovazione” nelle Regioni meridionali. Il bando, che mette a disposizione 350 milioni di euro (70 milioni all’anno tra il 2022 e il 2026), è finanziato con le risorse del Fondo complementare del Pnrr (istituito con il DL n. 59/2021) e mira a favorire la collaborazione tra università, centri di ricerca, privati e istituzioni. La manifestazione di interesse potrà essere inviata entro il 12 novembre.
Il programma, si legge in una nota del ministero del Sud, lavora alla promozione “dei campioni di ricerca e sviluppo”, cioè uno degli obiettivi delineati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. La particolarità della misura, prosegue il comunicato sta nell’unire “il valore innovativo” con la “riqualificazione e la rifunzionalizzazione” al fine di ottenere “benefici economici e sociali” per i territori.
L’avviso dell’Agenzia specifica i dettagli per la presentazione delle candidature. Possono partecipare organismi di ricerca (come le università) che collaborano tra loro o con enti locali, imprese e “altri soggetti pubblici e privati”.
I costi ammissibili (tra 10.000 e 90.000 euro per progetti che non superano i 36 mesi di durata) potranno essere totalmente coperti dal finanziamento e riguardano fabbricati e terreni, trasferimento tecnologico e alta formazione; recupero, ristrutturazione, riqualificazione e ampliamento degli immobili; macchinari, strumenti e attrezzature, con conseguenti diritti di brevetto, licenze o altre forme di proprietà intellettuale.
Le proposte pervenute, conclude la nota, saranno valutate da un’apposita commissione nominata dal direttore generale dell’Agenzia “sulla base del contributo che i singoli interventi potranno dare” allo sviluppo delle aree interessate. Successivamente ci sarà una seconda fase di selezione per stilare la lista definitiva dei progetti ammessi.