Aveva accoltellato durante una lite
il figlio, il dj noto a livello internazionale Joseph Capriati,
riducendolo in fin di vita. A poco più di nove mesi dal fatto,
avvenuto a Caserta, il 61enne Pietro Capriati è stato condannato
a tre anni di carcere per tentato omicidio dal giudice del
tribunale di Santa Maria Capua Vetere Emilio Minio, che ha
accolto la richiesta di patteggiamento formulata da Giuseppe
Foglia, legale dell'uomo, dopo essersi accordato con la Procura.
Si è così chiusa così una vicenda processuale nata dal ferimento
del dj il 9 gennaio scorso, quando c'erano ancora restrizioni e
divieti dovuti alla pandemia.
Il 33enne Capriati, che solitamente vive a Barcellona, era
tornato a Caserta nella casa paterna proprio per l'emergenza
pandemica, essendo fermi tutti gli eventi; secondo quanto
ricostruito dalla Polizia di Stato, il dj e il padre litigarono,
Joseph colpì con un pugno il genitore che a sua volta impugnò un
coltello da cucina e ferì il figlio al torace, perforandogli un
polmone; il dj fu condotto in ospedale a Caserta dove fu
sottoposto a varie operazioni che gli salvarono la vita. Il papà
fu invece fermato e dopo qualche giorno scarcerato.
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