A distanza di 60 anni dalla sua prima
edizione l'Associazione Gessetti Colorati di Ivrea ripubblica in
questi giorni un testo pedagogico che fa ormai parte della
storia della scuola italiana. Il libro si intitola "I metodi
nella pedagogia contemporanea" e venne scritto a cavallo fra gli
anni '50 e '60 da Francesco De Bartolomeis, all'epoca
quarantenne ma già ordinario di pedagogia presso l'Università di
Firenze. Adesso il volumetto viene riproposto in formato
digitale nella collana "Scuola è comunità" e, stando ai primi
riscontri, sta riscuotendo un certo interesse fra i docenti.
L'autore vi sostiene una tesi che può apparire del tutto ovvia:
per fare scuola è necessario avere un metodo. La conoscenza
della materia non è dunque sufficiente. L'affermazione non è
però così banale, se è vero che ancor oggi, nell'opinione
pubblica e tra gli intellettuali, c'è chi, contro la pedagogia,
invoca un "salutare ritorno alle discipline". In questo modo,
però, non si rifiuta il metodo in quanto tale ma si adotta
inconsapevolmente quello più consolidato nell'istituzione
(insegnamento simultaneo e trasmissivo).
"Il tema - spiega Reginaldo Palermo, segretario
dell'associazione - è di grande rilevanza perché dobbiamo ormai
constatare che la scuola della lezione fatta dalla cattedra non
è adeguata a sostenere la motivazione ad apprendere degli
alunni. Le argomentazioni critiche di De Bartolomeis nei
confronti della bella lezione e le sue proposte metodologiche
alternative (discussione, lavoro di gruppo, ricerca,
documentazione) sono ancora più che mai attuali".
L'autore è considerato uno dei massimi pedagogisti italiani del
secolo scorso ed è stato per molti anni docente di pedagogia
presso la Facoltà Magistero dove, coerente con le sue teorie,
aveva eliminato quasi del tutto le lezioni tradizionali
sostituendole con attività laboratoriali di carattere manuale e
artistico.
All'ebook spetta un piccolo record: è stato rivisto nelle ultime
settimane dallo stesso autore che ha brillantemente compiuto 103
anni nel gennaio scorso e rappresenta un vero monumento della
pedagogia italiana del Novecento.
Maggiori informazione si possono trovare nel sito della
associazione www.gessetticolorati.it
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